“Il modo migliore per avere una buona idea è avere molte idee” (Linus Pauling).
E’ molto interessante il potere della creatività legato all’intelligenza, in particolare la sottovalutata capacità divergente nella vita quotidiana. È sorprendente come la maggior parte delle persone non usi il pensiero divergente durante la quotidianità perché probabilmente non si sa come sfruttarlo e dei relativi benefici che ne derivano. Questo perché sin da piccoli ai bambini viene insegnato come usare il pensiero convergente per risolvere i problemi trascurando il potere del pensiero divergente; è una triste verità considerando che il pensiero divergente potrebbe semplificare molti problemi in diverse situazioni implementando diversi punti di vista a seconda dei diversi contesti. Inoltre, il pensiero divergente è sottovalutato perché sfida l’abilità delle persone a pensare in modo creativo avvicinandosi alla soluzione dei problemi in modi insoliti e rifiutando l’ordinario: all’ inizio pensare in modo divergente è difficile.
Il pensiero divergente è un processo di pensiero che porta a idee diverse, è un metodo di analisi della cognizione creativa. Questo pensiero creativo si traduce nell’inversione di tutti gli schemi abituali rompendo i modi abituali di pensare e, di conseguenza, cercando verso nuove direzioni.
Il pensiero divergente non è sinonimo di creatività ma è un’abilità essenziale per la creatività. Gioca un ruolo critico nel processo creativo perché permette alle persone di produrre idee originali che non vengono pensate dalla maggior parte delle persone.
Lo psicologo Joy Paul Guilford ha coniato il concetto di “pensiero divergente” indicando il modo di pensare per produrre idee che “divergono”, deviano dall’ordinario. A tal proposito, diversi aspetti intellettuali della creatività sono stati riconosciuti come caratteristiche distintive dei pensatori divergenti. Il primo è la fluidità di pensiero; è la capacità di produrre molte idee o soluzioni diverse. Oltre ad essere fluente nel generare idee, il pensatore divergente deve essere flessibile ad avere simultaneamente nuove idee riguardanti un problema specifico. In questo modo, il soggetto è più propenso a cambiare i modi abituali e consueti di considerare nuove prospettive.
Le idee prodotte dalle persone divergenti sono idee creative e originali perché si basano sull’infrequenza della risposta.
Nella quotidianità, il “pensatore divergente” è considerato come “il tipo che va in direzioni diverse”; in realtà, il pensiero divergente è normalmente distribuito nella popolazione ma è anche “normalmente” sottovalutato. In particolare, il pensiero divergente è un tratto generale delle persone che affrontano le difficoltà in modo creativo.
Il processo di pensiero opposto al pensiero divergente è quello convergente che lo contrasta facilmente portando a idee convenzionali e alla soluzione “corretta”. Il pensiero convergente segue passi logici e arriva alla singola risposta, quella migliore, la soluzione al problema. Questo tipo di pensiero analitico non richiede creatività, è usato per ridurre un gran numero di possibilità all’idea potenzialmente utile.
Generalmente, il pensiero convergente emerge durante i test standardizzati a scelta multipla in modo sistematico, formale e focalizzato, organizzando e strutturando le idee già esistenti. Al contrario, il pensiero divergente emerge in modo spontaneo, a flusso libero, non lineare ma multidirezionale perché non ordina le opzioni già esistenti ma ne scopre di nuove e crea idee alternative in un tempo molto breve. Il pensiero divergente generalmente resiste ai modi di fare comuni e cerca alternative; al contrario, il pensiero convergente, il cui pregiudizio è quello di assumere che c’è un modo giusto di fare le cose, è intrinsecamente conservatore. I pensatori divergenti sono dinamici in quanto inclini a trovare molteplici idee a differenza dei pensatori convergenti che hanno più difficoltà e tendono ad essere statici. I pensatori convergenti esauriscono le idee prima dei divergenti. Tuttavia, il pensiero convergente rafforza la capacità di finire e concludere i problemi.
A riguardo, Edward De Bono ha ripreso la distinzione tra pensiero divergente e convergente di Guilford delineando il pensiero verticale e laterale. Il pensiero verticale si occupa del metodo lineare che procede per passi logici, è diverso dal pensiero laterale che cerca nuove prospettive e punti di vista. In quest’ ottica, il pensiero laterale è legato al pensiero divergente perché porta a guardare in modo diverso, a rifiutare le vecchie idee e promuoverne di nuove.
“Non si può scavare una buca in un posto diverso scavando la stessa buca più a fondo” (Edward De Bono).
Ci sono varie strategie che possono essere adottate per promuovere il pensiero divergente sfidando l’immaginazione: rinviare il giudizio (questo include sia la critica che la lode); incoraggiare i numeri per aumentare la raccolta di ogni possibile idea; sostenere lo strano, l’insolito e valorizzare prospettive diverse; cercare idee che potrebbero funzionare insieme generando combinazioni di idee diverse (per esempio, costruire sulle idee degli altri); visualizzare; fantasticare; esplorare attraverso nuovi punti di vista.
Al fine di stimolare il pensiero divergente una delle tecniche più usate è il brainstorming: si tratta di un processo che comporta la generazione di una lista di idee in modo creativo e non strutturato. Lo scopo è quello di generare una grande quantità di idee in un periodo di tempo ristretto in quanto tutte le idee sono registrate e non ci sono critiche su di esse. Una volta completato il brainstorming, la fase critica presuppone la convergenza delle migliori idee attraverso il processo di critica e valutazione di ogni singola opzione che implica anche il pensiero convergente.
Un’ altra tecnica è la scrittura libera: una persona si concentra su un particolare argomento iniziando a scrivere senza freni qualsiasi cosa venga in mente per un breve periodo di tempo senza alcuna riflessione o revisione.
La mappatura mentale è una strategia che crea un’ “immagine” visiva dell’argomento evidenziando le relazioni interne tra le varie idee: si inizia con un argomento principale, di seguito gli aspetti principali del topic diventano punti di partenza per sviluppare altri “rami”.
Il pensiero divergente ha più probabilità di prosperare in un ambiente che permette diversi tipi di espressione, incoraggia il rischio e permette i fallimenti. La promozione del pensiero divergente è possibile facilitando e sostenendo l’espressione individuale, fornendo supporto quando le idee sono bloccate, incoraggiando l’autonomia.