06 Mag 2020

DESIDERIO E TIMORE DI CAMBIARE

DESIDERIO E TIMORE DI CAMBIARE

Cambiare è un fenomeno continuo e naturale, e la capacità di adattamento consiste nel saper essere flessibili e assecondare il flusso della vita.

In natura tutto è ciclico: le stagioni, i giorni, perfino i passaggi delle comete e le configurazioni del cielo notturno. Non dovrebbe stupirci allora che anche la nostra vita si regga su un ciclo continuo di nascita e rinnovamento in ognuna delle nostre attività. Ma ciò vale anche per i sentimenti, le amicizie, le passioni, i progetti: è la “natura della natura”, un continuo divenire attraverso il susseguirsi di ritmi e di cicli.

La complessità dell’esistenza attuale, sommata a uno stile di vita che in molti casi allontana dalla propria indole, innesca facilmente le crisi personali che, a loro volta, stimolano una sana, necessaria voglia di cambiamento. Il cambiamento psicologico che più interessa alle persone è ovviamente quello che porta ad uscire da uno stato di infelicità o di limitazione, per andare incontro ad una maggiore pienezza di vita e ad un livello più elevato di soddisfazione e di realizzazione affettiva, personale e professionale.

I cambiamenti sono desiderati, ricercati, ma al tempo stesso, sono paradossalmente temuti e allontanati. La resistenza al cambiamento si riferisce proprio alla contraddizione interiore vissuta da molte persone: una sorta di pendolo in cui, alternativamente una volta l’individuo è consapevole delle proprie paure e resistenze ad effettuare trasformazioni, e altre volte invece è sintonizzato più sulle proprie spinte alla trasformazione ma poco in contatto con le proprie paure.

Fondamentalmente, si tratta di un meccanismo attraverso il quale cerchiamo di mantenere le cose come prima. Tuttavia, quando cambiano le condizioni, questa resistenza serve solo ad affaticarci, sia fisicamente che mentalmente. Il cambiamento può essere qualcosa di molto difficile da affrontare e gestire. La maggior parte delle persone vuole cambiare la propria vita, in qualche modo o in un altro, ma è tutt’altro che semplice dare inizio al cambiamento o sostenerlo a lungo.

Le modalità della resistenza sono varie:

  • Rifiuto (“ho sempre fatto così…perché dovrei cambiare”)
  • Rinvio (“ora ho altri impegni, ci penserò domani”)
  • Indecisione (“non so se è la cosa giusta”)
  • Sabotaggio nascosto (“occhio non vede, cuore non duole”)
  • Regressione (“è da stupidi rischiare”)

Come possiamo dunque tuffarci nel cambiamento, imparare ad affrontarlo e a gestirlo, se la resistenza sembra remarci contro? La strada del cambiamento può essere incredibilmente ardua, ma possiamo decidere di trasformarla, tutto dipende dal nostro atteggiamento.

  1. Immagina il peggiore scenario possibile

L’aspettativa spesso non è una buona consigliera, soprattutto quando è irrealistica. Pertanto, quando devi affrontare un cambiamento, non ripeterti frasi come: “non è nulla, sarà facile da affrontare”, perché probabilmente non sarà così.

Invece, immagina il peggior scenario possibile. Dare libero sfogo per pochi minuti al proprio pensiero catastrofico, quando si torna alla realtà ci aiuta a capire che non era tutto così negativo come pensavamo.

  1. Sii consapevole della resistenza emotiva

Uno dei problemi principali che ha generato la nostra società è sicuramente la repressione delle emozioni. Si suppone che non dovremmo provare ira, rabbia o tristezza, dobbiamo essere sempre di buon umore e disponibili. Questo fa sì che reprimiamo le nostre emozioni e ci rifiutiamo di identificarle. Tuttavia, il fatto che non gli diamo un nome non significa che non esistano.

Per approcciarti al cambiamento devi imparare a riconoscere ciò che senti. I primi giorni proverai un certo disagio e ti sentirai impotente o turbata, ma sappi che è normale; sono reazioni perfettamente comprensibili davanti al cambiamento.

  1. Cambia i tuoi pensieri

Durante le prime fasi è normale avere dei dubbi. Il cambiamento è così drastico che ci chiediamo che cosa stiamo facendo e avremo la tendenza ad uscirne. Tuttavia, se si resiste e si supera la resistenza iniziale, dopo un po’ ci si sentirà a proprio agio.

Per superare la resistenza al cambiamento non basta riconoscere le nostre emozioni, è importante anche essere consapevoli dei nostri pensieri. Ad esempio, invece di pensare: “voglio scappare, non mi piace questa situazione”, pensiamo invece, “ho paura perché si tratta di una situazione nuova, ma alla fine mi ci abituerò.” Ricorda sempre che i tuoi pensieri hanno una forte influenza sulle tue emozioni per cui è importante avere dei pensieri più sereni e coerenti con la realtà.

  1. Esplora le nuove situazioni

Spesso la resistenza al cambiamento si presenta perché non vogliamo cambiare i vecchi modelli impostati precedentemente, ma anche perché non conosciamo bene la nuova situazione. Quindi, un ottimo modo per evitare la resistenza al cambiamento è quella di fare in modo di sperimentare gradualmente le nuove circostanze.

Se ne hai bisogno, non esitare ad appoggiarti alle persone che hanno vissuto la stessa situazione in precedenza, chiedi loro che cosa hanno fatto e quali strategie sono risultate loro più utili.

  1. Concentrati sugli aspetti positivi

Ogni situazione nuova comporta aspetti positivi e negativi. Quando le emozioni ci accecano spesso non siamo in grado di vedere entrambi gli aspetti, ma è essenziale imparare a concentrarsi negli aspetti positivi del cambiamento. Se necessario, elencali su di un foglio. Molto presto ti renderai conto che esiste qualche opportunità di crescita.

  1. Non aver paura di fallire

Non voler cambiare per timore di un fallimento significa restare intrappolati nella logica del perdente, ci priviamo così della gioia di vivere e di affrontare le sfide che la vita quotidianamente ci propone. Il fallimento è una parte inevitabile di ogni cambiamento, e in realtà ogni fallimento dovrebbe essere celebrato: se non avessimo fallito non avremmo imparato nulla. Impariamo dagli errori ad accettare un probabile fallimento!

Solo così sarà possibile trovare gioia in ogni tentativo, in ogni vittoria, in ogni fallimento, e il cambiamento sarà una ricompensa di per sé.

“Esistere è cambiare, cambiare è maturare, maturare è continuare a creare se stessi senza fine”.

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