10 Lug 2019

Comunicazione aziendale: a cosa serve?

Comunicazione aziendale: a cosa serve?

La comunicazione aziendale è sempre aperta e attiva, e agisce su vari fronti simultaneamente: da un lato sottolinea i principi del marchio e la sua filosofia d’azione, dall’altro informa ed espande la clientela e ne prende in considerazione giudizi ed impressioni.

La comunicazione aziendale non si esaurisce nel solo atto comunicativo in sé per sé, ma comprende gli studi, le ricerche e le statistiche che permettono di selezionare la tecnica comunicativa più efficace.
L’attenzione che oggi ogni grande marchio riserva alla comunicazione aziendale interna ed esterna dimostra quanto sia efficiente e produttivo un tale strumento.
Il fenomeno si sta espandendo a tutti i tipi di aziende: sono sempre di più le piccole e medie imprese che puntano sulla comunicazione, anche sfruttando le enormi potenzialità dei social network come Facebook.
La cura dell’immagine, infatti, è un elemento molto importante per tutte le attività commerciali, anche per quelle che fino ad oggi ne hanno sottovalutato le grandi potenzialità.
Non esiste organizzazione che non debba preoccuparsi della propria immagine e visibilità, questa è la realtà.
Alcune complesse dinamiche, come l’apertura dei mercati internazionali, la maggiore accessibilità alle informazioni e l’aumento progressivo della concorrenza, hanno reso la comunicazione uno strumento indispensabile per rafforzare il proprio marchio e renderlo riconoscibile agli occhi dei consumatori.

Dunque, ecco gli obiettivi che ogni azienda deve porsi da ora in avanti:

– Costruire un’identità e un’immagine positiva
– Mantenere nel tempo l’immagine positiva creata
– Contribuire all’arricchimento dell’identità aziendale
I Principi Strategici della Comunicazione Aziendale

Prima di agire concretamente, però, è importante pianificare una strategia che tenga conto di alcuni elementi imprescindibili. Quali?

Principio di esistenza: una strategia comunicativa deve essere documentata e conosciuta da tutti gli attori coinvolti, interni ed esterni.
Principio di differenziazione: ogni azienda deve avere una personalità esclusiva, un brand forte, perché solo così potrà emergere tra i competitors.
Principio di continuità: una strategia comunicativa deve essere concepita per durare nel tempo. In questo lungo percorso verrà definita e mantenuta un’identità aziendale.
Principio di chiarezza: una strategia comunicativa che si rispetti deve essere semplice e immediata, deve cioè andare dritta al punto, senza meccanismi troppo contorti o addirittura incomprensibili. I messaggi devono essere recepiti correttamente da tutti gli interlocutori.
Principio di realismo: non bisogna fissare obiettivi troppo ambiziosi rispetto ai mezzi di cui si dispone. Piedi per terra sempre e comunque. Per raggiungere grandi mete dobbiamo lavorare con umiltà passo dopo passo, lasciando da parte le manie di grandezza.
Principio di flessibilità: una buona strategia deve essere in grado di adattarsi ai diversi mezzi esistenti, come TV, stampa, radio, Web, Social, e alle diverse forme di comunicazione attuabili, come pubbliche relazioni, promozioni o pubblicità.
Principio di coerenza: ogni strategia di comunicazione deve essere coerente alla mission e alla vision aziendale, se davvero vuole creare un’identità aziendale forte e riconoscibile.
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E che cosa deve comunicare ogni azienda?

– I suoi valori;
– I suoi punti di forza rispetto ai concorrenti;
– L’esclusività dei suoi prodotti/servizi;
– L’efficienza della sua organizzazione;
– La sua attenzione nei confronti dei clienti, della comunità, del territorio e dell’ambiente.

La buona comunicazione aziendale

Molto spesso le esperienze pregresse dei dipendenti, la loro differente preparazione, le diverse abitudini e mentalità,una buona comunicazione aziendale nonché una vera e propria sottostima dell’organizzazione del flusso di informazioni aziendali, rappresentano degli ostacoli ad una buona comunicazione d’impresa.
Un altro errore che spesso viene commesso da chi dirige la comunicazione aziendale, è quello di sottolineare gli eventi positivi e trascurare i dati scoraggianti; il motivo va ricercato nella volontà di non deludere le aspettative dei dirigenti.
Una buona comunicazione aziendale trasmette in modo chiaro la politica dell’impresa e si assicura che questa sia compresa da tutti – dipendenti e clienti – affinché i dipendenti concorrano a raggiungere un obiettivo comune e i clienti possano riconoscere l’identità e la coerenza del marchio ogni volta che vi si affidano.