27 Nov 2017

*Pillole Operatore all’Infanzia*

*Pillole Operatore all’Infanzia*

Modulo V: Primo soccorso pediatrico [PBLS]

Quando si lavora a contatto con i bambini è inevitabile che si debba essere preparati per eventuali lesioni o graffi dei bambini che, quando giocano sono poco attenti e spesso richiedono l’intervento dell’operatore.

L’operatore, dunque, per essere preparato per eventuali ferite deve conoscere bene le norme di primo soccorso pediatrico, in attesa che arrivi l’ambulanza (nei casi più gravi). Infatti, l’attuazione di procedure più complesse spetta esclusivamente al personale sanitario, mentre il primo soccorso attuato dall’operatore consiste in semplici manovre da mettere in atto per prevenire complicazioni.

Il V Modulo del Corso per Operatore all’Infanzia organizzato da Psyche at Work è dedicato proprio alle tecniche di primo soccorso pediatrico al fine di insegnare alle partecipanti come intervenire in maniera adeguata in casi di incidente o malessere dei piccoli. Vediamo alcuni esempi di tecniche di primo soccorso:

  • Quando si ha a che fare con i bambini più piccini, i casi di incidenti più comuni sono quelli di ingerimento di sostanze tossiche o di corpi estranei, per cui è necessario attuare le principali manovre di disostruzione da corpo estraneo: la più conosciuta è la manovra di Heimlich. Come riportato in foto, ci si deve porre dietro il bambino con una mano chiusa a pugno sull’ombelico ed esercitare delle spinte finché l’oggetto non viene espulso.

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  • Le azioni base di rianimazione pediatrica possono essere attuate anche da personale non medico senza l’utilizzo di dispositivi sanitari; riconoscere lo scompenso in fase iniziale è la chiave del successo del trattamento. È necessario, innanzitutto, valutare quale sia la frequenza respiratoria del bambino e rendersi conto se vi sia qualcosa che intasi le vie aeree.

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In tutti i casi sopra citati ed anche nel caso in cui ci si trovi dinanzi a casi di ferite, fratture, trauma cranico, vi sono alcuni accorgimenti che potrebbero permettere un lieve rilassamento del bambino in attesa dei soccorsi: per prima cosa è necessario presentarsi in maniera semplice sia per tranquillizzare il bambino, sia per capire l’entità del danno se questo ha avuto un trauma cranico; essere sempre sorridenti aiuterà il bambino a rilassarsi senza andare in panico; creare un contatto con il bambino toccandogli un piede o una mano lo farà sentire al sicuro; allontanare la folla di gente che potrebbe essersi creata attorno al bambino per farlo respirare.

Questi ovviamente sono solo alcuni degli accorgimenti che possono essere messi in atto in caso di bisogno. I medici dell’IRC, che terranno la lezione del quinto modulo del corso, ti insegneranno ad intervenire e operare nella maniera opportuna nel caso in cui vi fosse necessità.

Psyche at work, con il corso di ‘Operatore all’infanzia’ (in partenza a Bari il 19 Gennaio e da quest’anno nelle nuove sedi di Lecce -dal 24 Febbraio- e Matera -dal 17 Marzo), da anni è attenta anche alla sicurezza e alla salute del bambino per formare personale altamente qualificato.

Il quinto modulo del corso, dedicato a fornire informazioni utili a riguardo, prevede il rilascio della certificazione di Primo soccorso pediatrico [PBLS], titolo preferenziale per l’inserimento lavorativo in strutture per l’infanzia.

22 Nov 2016

Primo soccorso pediatrico

primo soccorso pediatricoSabato mattina nella sede di Psyche at work abbiamo imparato a salvare la vita ai bambini di età compresa tra zero e quattordici anni. Una vera e propria esercitazione su manichini rappresentanti le differenti età.
Gli esperti dell’IRC ci hanno insegnato cosa fare in caso di emergenza pediatrica, cosa possiamo fare quando i nostri bambini stanno male. Generalmente si persa che in situazioni come questa sia il panico a farla da padrone; panico che non ci permetterà di fare nulla di utile.

 

È un concetto sbagliato, il panico ci assale quando non sappiamo cosa fare. Dopo le esercitazioni siamo perfettamente in grado di riconoscere una situazione di emergenza e di mettere in atto semplici manovre salvavita.
Il corso per il primo soccorso pediatrico è destinato a mamme, papà, tate, baby-sitter e nonni. Si rivolge a tutti coloro che quotidianamente si prendono cura dei bambini. La prerogativa essenziale è quella di salvaguardare la loro vita e non permettere che un gioco o un boccone possano irrimediabilmente arrecare danni. L’importanza di tale esercitazione ce la danno i numeri dell’Istat: nel 2015 il 27% delle morti classificate come “accidentali” nei bambini da 0 a 4 anni avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di corpi estranei. Passando nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali. Nella fascia di età tra 0 e 4 anni, l’inalazione di corpi estranei è la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali.
Trasformando le percentuali in valori assoluti, risulta quindi che ogni anno in Italia si verificano in media 450 casi di inalazione di corpi estranei, di cui il 60% (270 casi) riguarda bambini. Nonostante ciò, nel nostro Paese molte scuole elementari ed asili pubblici e privati sono ancora privi della formazione adeguata per ciò che riguarda la formazione ed abilitazione alle manovre di disostruzione pediatriche.
Inserendo questo modulo all’interno del corso per operatori all’infanzia, novità rispetto alla prima edizione, lo staff di Psyche at Work ha mostrato ancora una volta la sua totale dedizione alla cura dei bambini. Ha mostrato come essere un operatore all’infanzia sia una presa in carico a tutto tondo, come ogni altro impiego. Ci si assume non solo la responsabilità educativa, ma la salvaguardia del benessere generale dell’infante.

Il corso verrà replicato in sede con il raggiungimento di un numero minimo di 10 iscritti. Ribadiamo la nostra possibilità a fornirvi informazioni e delucidazioni sui costi, sulle modalità di svolgimento e sulla spendibilità di questa certificazione.