Il lavoro occupa molte ore della nostra giornata, infatti, se consideriamo le ore da dedicare al sonno e quelle da dedicare al tempo libero, ci renderemmo facilmente conto della sua preponderanza nella nostra vita. Dunque, avere la giusta motivazione a lavoro è fondamentale per condurre una vita felice perché è strettamente correlata alla soddisfazione a livello personale.
Tra i sintomi della mancanza di motivazione possiamo annoverare: la difficoltà nel concentrarsi sul quello che si fa, la scarsa produttività e l’assenza di stimoli. Si tratta di una fase frequente lungo la carriera professionale dei lavoratori, che può essere considerata fisiologica. Le conseguenze di una mancanza di entusiasmo/motivazione a lavoro possono essere molto ampie, ripercuotendosi sull’intera azienda, oltre che sul singolo lavoratore (sulla sua soddisfazione personale).
COS’È LA MOTIVAZIONE A LAVORO
La motivazione a lavoro indica quella spinta interiore, che porta il lavoratore a svolgere la sue mansioni con tutte le risorse fisiche e mentali a sua disposizione per poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo significa che tanto più questa spinta sarà maggiore, tanto più le mansioni di cui è responsabile saranno svolte nei migliori nei modi. Logicamente, questo porta vantaggi per l’azienda per cui lavora, in termini di produttività e di competitività; inoltre, il successo aziendale, derivante da motivazioni individuali, conduce al miglioramento del benessere generale per i lavoratori, in quanto permette di potenziare variabili individuali, come l’autostima, la sicurezza e i sentimenti legati all’autorealizzazione.
COME RITROVARE LA MOTIVAZIONE?
È importante per il singolo lavoratore affrontare il problema di una carenza di motivazione individualmente, lavorando su sé stesso. Di seguito ci sono quattro consigli per ritrovare la motivazione e l’entusiasmo sul lavoro.
- Formulare in modo funzionale gli obiettivi – la mera fissazione degli obiettivi non basta per ritrovare la motivazione perduta, infatti è necessario che questi siano formulati seguendo alcuni requisiti. Essi devono essere: specifici (bisognerebbe inserire quante più specifiche possibile per renderlo estremamente dettagliato); motivanti (non dovrebbe essere troppo facile per il lavoratore raggiungerli, ma allo stesso tempo non dovrebbero essere troppo difficili per non scoraggiarlo in partenza, quindi si deve trovare il giusto equilibrio lungo questo continuum); deve essere espresso in forma positiva; deve essere immaginabile mentalmente e deve essere suddivisibile in sottobiettivi.
- Concedersi una vacanza – se il lavoratore ha poche energie e se lo stress percepito supera il livello soglia, è fisiologico non riuscire a mantenere livelli elevati di motivazione ed entusiasmo. Dunque, in questi casi è indispensabile prendersi una pausa dal lavoro, che permetta di staccare completamente per un periodo di tempo, al fine di ricaricare le pile e tornare nuovamente a lavoro con le giuste forze e con il giusto entusiasmo. Se non ci si prende una pausa si può incorrere in patologie molto gravi come la sindrome di burnout.
- Implementare premi frequenti – è risaputo che i feedback e i premi per il raggiungimento di determinati obiettivi sono fondamentali per mantenere le motivazioni ad alti livelli. Inoltre, in alcuni studi è apparso chiaramente che i lavoratori che ricevono premi frequenti e immediati manifestino maggior entusiasmo per il proprio lavoro rispetto a chi ha ricevuto premi in ritardo o solo al termine di un determinato progetto.
- Aggiornarsi – per ritrovare le motivazioni sul lavoro è utile ampliare le proprie competenze, dunque è importante individuare un ambito pertinente alla propria professione su cui investire.