
La gentilezza può significare cose diverse per persone diverse. Il significato sta nel modo in cui TU scegli di mostrarlo. Puoi farlo attraverso l’empatia, l’accettazione, i gesti gentili, la premura. Le possibilità dipendono interamente da te. La gentilezza può significare fare cose per gli altri senza aspettarsi necessariamente qualcosa in cambio dagli altri.
1. La gentilezza ti rende più felice
Quando fai qualcosa di gentile per qualcun altro, ti senti bene. A livello spirituale, molte persone sentono come te che una cortesia è la cosa giusta da fare; scopri qualcosa di profondo dentro di te che dice: “Questo è ciò che amo essere.”
A livello biochimico, si ritiene che la buona sensazione derivante da un atto di gentilezza sia dovuta a livelli elevati di combinazioni naturali di morfina ed eroina prodotte dal cervello. Grazie all’aumento dei livelli di dopamina nel cervello si ottiene infatti un elevato e naturale effetto chiamato Helper’s High definibile come una sensazione di profonda euforia seguita da piacevole calma.
2. Un atto gentile rende più sano il tuo cuore
Gli atti di bontà sono spesso accompagnati da calore emotivo. Il calore emotivo produce l’ormone ossitocina. Di recente interesse è il suo ruolo significativo nel sistema cardiovascolare.
L’ossitocina provoca il rilascio di una sostanza chimica chiamata ossido nitrico nei vasi sanguigni, che dilata (allarga) i vasi sanguigni. Questo riduce la pressione sanguigna e quindi l’ossitocina è nota come ormone ‘cardioprotettivo’ perché protegge il cuore (abbassando la pressione sanguigna). Se gli atti gentili producono ossitocina allora esternare altruismo, tolleranza, disponibilità è a tutti gli effetti un passo importante per proteggere la salute del proprio cuore.
3. La gentilezza rallenta l’invecchiamento
L’invecchiamento cerebrale e del corpo a livello biochimico è una combinazione di molte cose, ma i due colpevoli principali che accelerano il processo d’invecchiamento sono i radicali liberi e l’infiammazione, entrambi derivanti da scelte di stile di vita malsana.
Una ricerca mostra ora che l’ossitocina (che produciamo anche attraverso il calore emotivo) riduce i livelli di radicali liberi e l’infiammazione del sistema cardiovascolare rallentando l’invecchiamento alla fonte.
Inoltre esistono suggerimenti e notizie interessanti delle riviste scientifiche a proposito del forte legame tra la compassione e l’attività del nervo vago: esso, così come per la regolazione della frequenza cardiaca, controlla anche i livelli di infiammazione nel corpo.
Uno studio che ha utilizzato la meditazione buddista tibetana della gentilezza e compassione, ha scoperto che gentilezza e compassione hanno, infatti, potere anti-infiammatorio nel corpo, molto probabilmente a causa dei suoi effetti sul nervo vago.
4. La gentilezza migliora le relazioni
A tutti noi piace la gente che ci mostra gentilezza. Questo perché la gentilezza riduce la distanza emotiva tra due persone e così ci si sente più “legati”. E’ qualcosa di così forte in noi che in realtà è una cosa genetica.
5. Essere gentili è contagioso
Spesso gli altri ti ispirano a essere gentile e gli studi dimostrano che in realtà la gentilezza crea un effetto a catena che si estende verso l’esterno e che vale per i tuoi amici, per gli amici dei tuoi amici e così via fino al terzo grado di relazione.
Un recente studio scientifico del New England Journal of Medicine ha riferito che un anonimo di 28 anni, entrando in una clinica e donando un rene, scatenò un effetto a catena per cui i coniugi e altri familiari di colui che beneficiò del rene, a loro volta donarono un rene a chi era in attesa di trapianto.
L’effetto domino, come è stato chiamato nel rapporto del New England Journal of Medicine, ha attraversato in lungo e in largo gli Stati Uniti d’America, facendo in modo che 10 persone ricevessero un nuovo rene come conseguenza di quel donatore anonimo.
L’obiettivo di questo articolo è quello di consigliarti di essere gentile, sempre, per il tuo bene e di quello degli altri.