28 Apr 2021

COACH = MOTIVATORE ? FACCIAMO CHIAREZZA

COACH = MOTIVATORE ? FACCIAMO CHIAREZZA

Il coaching è un’attività affascinante, ma ancor oggi poco conosciuta. Con il termine coach si è sempre fatto riferimento ai “motivatori”, ai trainer, o formatori con approcci esperienziali, ma nessuno di questi termini ha definito propriamente la mera professione.

Il coach è un professionista che accompagna persone o gruppi verso i risultati desiderati, attraverso uno specifico processo e usando precise competenze. Lavora con persone che hanno obiettivi da raggiungere attraverso un processo prevalentemente orientato al futuro per aprire nuove risorse.

DA DOVE DERIVA LA PAROLA “COACH”?

Nei paesi anglosassoni, le carrozze del treno o degli autobus sono chiamate “coach” perché gli studenti inglesi nell’800 utilizzavano il termine “coach” per classificare i professori più capaci, che sarebbero stati in grado di “trasportarli” verso il successo scolastico.

L’ispiratore del coaching è Tim Gallwey, un istruttore di tennis che negli anni ’70 si chiese quanto il pensiero di una palla non giocata, influisse sulla performance dell’atleta stesso. Sul campo, il gioco si svolge a un livello interno – mentale e a un livello esterno, il cui svolgimento dipende in buona parte da quanto accade a livello mentale. Allora applicò sul tennista un metodo basato sulla soppressione delle interferenze personali (ad esempio la paura di fallire o di commettere errori), facendo leva sulle personali capacità del tennista.

IL METODO INNER GAME

Il metodo Inner Game, ideato da Tim Gallwey, in ambito sportivo fu ripreso e utilizzato anche nel Business Coaching e nel Life Coaching e può essere riassunto con la seguente formula:

P = p – i

  • P = Performance
  • P = potenziale
  • I = interferenze (un dialogo interiore ostacolante e sabotante)

Quindi, la Performance è il risultato della sottrazione di tutte le possibili interferenze sul potenziale effettivo dell’atleta. Dunque, la performance dell’atleta, in ambito sportivo, o del lavoratore, in ambito aziendale, potrebbe non essere la massima raggiungibile con il suo potenziale, perché essa può essere inficiata da alcune interferenze.

Più tardi, John Whitmore ha elaborato uno dei più noti processi di coaching applicandoli in ambito aziendale, il cui scopo è:

  • supportare il cliente verso la definizione di obiettivi significativi per sé;
  • scoprire e far scoprire i talenti e le potenzialità esistenti;
  • stimolare l’esplorazione, facilitando la scelta di strategie per arrivare sempre più vicino alla meta;
  • favorire la consapevolezza e l’apprendimento attraverso feedback, domande, sfide.