01 Lug 2020

Endorfina, quando la vita sociale è un antidoto naturale.

Endorfina, quando la vita sociale è un antidoto naturale.

L’amicizia fa bene alla salute. E vi è una conclusione scientifica. Studi più remoti hanno dimostrato che l’endorfina aiuta a migliorare le relazioni sociali sia negli esseri umani che negli animali. Ma vale anche il contrario: frequentare persone care migliora la produzione di endorfina da parte del cervello.

Una teoria, nota come brain opioid theory of social attachment, stabilisce che le interazioni sociali provocano emozioni positive quando le endorfine si legano ai recettori degli oppioidi nel cervello, allo stesso modo della morfina. Questo è ciò che ci dà la sensazione di benessere che proviamo quando vediamo i nostri amici più cari.

Per poter sviluppare la loro teoria, i ricercatori dell’Università di Oxford hanno eseguito un test: hanno preso 101 volontari di età compresa tra i 18 e i 34 anni, chiedendo loro di rimanere appoggiati contro un muro mantenendo le gambe piegate ad angolo retto fino a quando riuscivano a resistere. Successivamente alla prova, i partecipanti hanno dovuto rispondere a due questionari, relativi al numero dei loro amici e sulla frequenza con cui li vedono. In altre parole, hanno usato la tolleranza a un dolore prolungato, come resistere a lungo in una posizione di stress fisico, come parametro per valutare l’attività dell’endorfina nel cervello. Pertanto se la teoria fosse corretta, le persone con tante interazioni sociali dovrebbero avere una soglia di sopportazione al dolore più elevata. E dal test è emerso proprio questo. Davvero gli amici portano via il dolore – ora lo dice anche la scienza.

 

Questi risultati sono interessanti perché, secondo alcuni studi, l’interruzione della produzione di endorfina potrebbe essere causata da disturbi come la depressione. Questo potrebbe essere una parte del motivo per cui le persone depresse soffrono di una mancanza di piacere e spesso si isolano dal loro contesto sociale. Di conseguenza, avere una larga rete di amici e conoscenti diventa un efficace mezzo di prevenzione e cura dagli eccessi di stress, e dalle loro possibili conseguenze.

 

Endorfine e lo sport

Un altro risultato notevole che è emerso è quello relativo a chi pratica attività sportiva, soprattutto a livello agonistico. Chi ha un fisico più tonico e palestrato, riesce a sopportare il dolore più a lungo, ma i dati dimostrano anche che ha una minore cerchia di amici. Questo potrebbe essere spiegato fisiologicamente, immaginando sia dovuto al fatto che l’attività sportiva rilascia un’alta quantità di endorfine. Pertanto chi riesce a soddisfare questa esigenza attraverso lo sport, ha meno bisogno di interagire con gli altri. Si tratta, ad ogni modo, di speculazione. Altri test più approfonditi potrebbe servire a fare chiarezza su questo aspetto.

 

Qual’è la morale?

Questi studi suggeriscono che la quantità e la qualità dei nostri rapporti sociali influenzano la nostra salute fisica e mentale e ciò può anche essere un fattore determinante per la durata della nostra vita. Come specie ci siamo evoluti fino a prosperare in un ambiente socialmente ricco, ma nell’era digitale, la carenza delle interazioni sociali potrebbe essere un fattore che incide sull’aumento di malati nella nostra società moderna.

 

La morale, quindi, non è solo che gli amici fanno bene alla salute. È necessario coltivare rapporti umani e ciò significa porre ancora più cautela nel modo in cui utilizziamo la tecnologia. Soprattutto nell’era di Facebook e dei social network, è d’obbligo un uso più coscienzioso, senza lasciare che essa deteriori i nostri rapporti, perché essi sono e rimarranno sempre insostituibili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *