16 Dic 2020

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) è un grave quadro clinico che si manifesta in conseguenza di un fattore traumatico estremo (es. terremoto, incidente, violenza fisica, psicologica o sessuale), in cui la persona ha vissuto, ha assistito o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno implicato morte, minacce di morte, gravi lesioni, minacce all’integrità fisica propria o di altri.

Nella sua forma cronica si sviluppa solo in una piccola parte di sopravvissuti ad un trauma, anche se recenti ricerche hanno dimostrato che un’esperienza traumatica è relativamente comune nella popolazione generale. L’insorgenza di tale disturbo può intervenire anche a distanza di mesi dall’evento traumatico, e la sua durata può variare da un mese alla cronicità, per questo è necessario trattare immediatamente e profondamente il disturbo.

CAUSE DEL DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

Non esiste un’ipotesi sicura circa le cause del Disturbo Post-Traumatico da Stress.

Una delle ipotesi più accreditate sostiene che a seguito di un grave trauma psicologico sembra avvenga nella persona uno squilibrio del sistema nervoso probabilmente causato da cambiamenti a livello dei neurotrasmettitori (o di adrenalina, cortisolo, ecc.) che determina un blocco del sistema e l’informazione acquisita al momento dell’evento (incluse le immagini, i suoni, l’emotività e le sensazioni fisiche) viene conservata a livello neurologico nel suo stato disturbante. Perciò questo materiale continua a essere innescato da una gamma di stimoli interni ed esterni e si esprime sotto forma di incubi, flashback e pensieri intrusivi.

SINTOMI

I sintomi del Disturbo Post-Traumatico da Stress possono essere suddivisi in categorie:

  • Intrusioni
  • Evitamento
  • Alterazioni negative nella cognizione e nell’umore
  • Alterazioni nell’eccitazione e reattività.

Generalmente, si hanno frequenti ricordi indesiderati che rievocano l’evento scatenante e sono frequenti gli incubi relativi all’evento. Meno comuni sono gli stati dissociativi transitori in cui gli eventi vengono rivissuti come se stessero accadendo. La risposta della persona comprende paura intensa e sentimenti di impotenza o di orrore.

L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente con ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi, che comprendono:

  • Immagini, pensieri, o percezioni, incubi e sogni spiacevoli.
  • Agire o sentire come se l’evento traumatico si stesse ripresentando.
  • Disagio psicologico intenso all’esposizione verso fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico.
  • Reattività fisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico.
  • Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale.
  • Difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.
  • Irritabilità o scoppi di collera.
  • Difficoltà a concentrarsi.
  • Ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme.

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress è un quadro clinico che si associa spesso ad altri disturbi, tra i quali troviamo spesso:

  • Disturbi Affettivi e Depressione Maggiore
  • Disturbi da Attacchi di Panico e Fobia Sociale
  • Disturbi Dissociativi nella popolazione psichiatrica
  • Disturbo di Personalità Borderline
  • Abuso e dipendenza da sostanze come strategie di gestione dei ricordi

TRATTAMENTO PSICOTERAPEUTICO

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress può essere affrontato clinicamente in più modi, poiché rientra nella categoria generale dei Disturbi d’Ansia. Alcune tecniche utilizzate sono:

  • Esposizione – utile per ridurre le situazioni di evitamento.
  • Ri-etichettamento delle sensazioni somatiche – la discussione concreta sulla natura di diverse sensazioni favorisce una categorizzazione dei sintomi di ansia come effetti della sindrome da stress.
  • Rilassamento e respirazione addominale – strumento “sotto controllo” del paziente, il quale può utilizzarle quotidianamente ed autonomamente per alleggerire la tensione e lo stress.
  • Ristrutturazione cognitiva – il soggetto può essere aiutato a riconoscere i propri pensieri automatici e spontanei legati all’evento traumatico, divenendo in questo modo consapevole di come effettivamente modifichi il proprio stato emotivo.
  • EMDR (Eye Movement desensitisation and reprocessing) – la desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari è una nuova tecnica che permette di riprendere o di accelerare l’elaborazione delle informazioni legate al trauma.
  • Homework – i cosiddetti “compiti per casa” tra una seduta e l’altra, necessari per la continuità del trattamento. Essi sono progettati in collaborazione con il paziente e consistono frequentemente in diari di registrazione di elementi-bersaglio, o diari di automonitoraggio, o in schede di analisi delle cognizioni associate agli eventi.

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