07 Apr 2021

LA LEADERSHIP NEL LAVORO

LA LEADERSHIP NEL LAVORO

Con il termine “leadership” si intende il rapporto di colui che, in una struttura sociale organizzata, occupa la posizione più elevata in confronto al resto del gruppo. Tale figura viene generalmente definita capo o guida o leader. La leadership è uno dei fattori che fa la differenza quando si lavora in team, in quanto si traduce in maggiori profitti e in minori possibilità di assenteismo, turnover o incidenti.

STILI DI LEADERSHIP

Ognuno ha un proprio stile di leadership che di conseguenza definisce la strategia del gruppo di lavoro. Una ricerca pubblicata da Harvard Business Review nel 2000 ha indicato gli stili di leadership più diffusi:

  • Affiliativo: in cui il leader ha l’obiettivo di creare armonia nel team e nei rapporti, dunque la relazione riveste un ruolo di primaria importanza.
  • Autorevole: il leader impone la propria Vision e crea asimmetrie nelle relazioni, non accettando repliche, quindi in generale, preferisce farsi rispettare piuttosto che farsi ammirare dallo staff.
  • Burocratico: è quella in cui si pone particolare attenzione al rispetto delle regole da parte di collaboratori e dipendenti.
  • Carismatico: il leader motiva, ispira e genera entusiasmo nel team.
  • Coaching: il leader coach, nel tracciare la Mission aziendale, tiene conto dei bisogni e dei valori dei lavoratori; tutto questo migliora sia la quantità che la qualità del lavoro.
  • Coercitivo: il leader richiede immediata conformità alle sue indicazioni, chiedendo obbedienza.
  • Collaborativo: il leader cerca di andare incontro ai bisogni del gruppo di lavoro.
  • Democratico: lo scopo del leader democratico è valorizzare ogni dipendente, chiedendo consigli prima di prendere decisioni, e crea un ambiente partecipativo, che responsabilizza e valorizza ogni singolo membro del team. Questo stile migliora il clima lavorativo e la produttività.
  • Transazionale: in questo caso, tra collaboratori e leader vige uno scambio alla pari.

LE QUALITÀ FONDAMENTALI DI UN BUON LEADER

Le caratteristiche e le qualità che distinguono un efficace leader da uno inefficace sono le seguenti:

  • Fungere da buon esempio: il primo passo per ottenere credibilità e per guadagnarsi il rispetto degli altri è quello di dare per primo il buon esempio. Il suo comportamento è sempre sotto la lente di ingrandimento dei suoi collaboratori, dunque deve essere il primo a dare seguito alla istruzioni e alle regole date.
  • Comunicazione: il leader deve essere in grado di spiegare in modo chiaro e sintetico la propria Mission e gli obiettivi del team.  Egli deve saper fare anche domande opportune e deve chiarire eventuali malintesi.
  • Affidabilità: essa è un punto cardine tra le caratteristiche del buon leader, in quanto i collaboratori lo devono considerare un “porto sicuro”, che li fa sentire a proprio agio e che permette loro di avere chiarimenti tempestivamente.
  • Uso opportuno della delega: un leader efficace assegna le mansioni a ogni dipendente, tenendo presente le loro competenze.
  • Condividere la propria Vision: un leader efficace trasmette la propria visione a tutti i collaboratori in modo chiaro e appassionato, rendendo possibile che tutti possano dare il loro contributo nel raggiungimento degli obiettivi.