20 Nov 2017

*Pillole: Operatore all’Infanzia*

*Pillole: Operatore all’Infanzia*

Modulo IV. Il metodo Montessori: dalla teoria alle attività ludico ricreative

Tra i vari metodi pedagogici utilizzati all’interno delle strutture dell’infanzia, quello più conosciuto e largamente apprezzato è il modello Montessori, garanzia di un’educazione infantile ispirata ai principi di libertà e autonomia del piccolo.

Perché questo metodo pedagogico è così diffuso? E qual è stato il motivo scatenante che ha portato Maria Montessori a rivedere il tradizionale metodo educativo?

La Montessori, brillante studentessa, inizia a frequentare la Regia Scuola Tecnica Michelangelo Buonarroti di Roma. È in questo periodo che inizia a pensare ad un metodo alternativo a quello dell’insegnamento tradizionale, considerato dalla studiosa troppo monotono e rigido.

Lo stato d’animo di sconforto dinanzi alla scuola di allora è alimentato durante gli anni universitari presso la facoltà di Medicina e durante quelli in cui era impegnata come volontaria nella clinica psichiatrica dell’Università di Roma.

In quegli anni si interessò al problema dei cosiddetti ‘idioti’, i bambini minorati, ma la Montessori iniziò a pensare che, a discapito di quello che si credeva allora, il problema degli ‘idioti’ non fosse tanto sanitario quanto piuttosto educativo.

Inizia, dunque, sulla base degli studi contemporanei che man mano si facevano strada, ad elaborare un metodo alternativo per educare i maestri ai metodi speciali per bambini frenastenici (con disturbi mentali) e nel 1900 apre la prima scuola ortofrenica.

“…fu così che interessandomi agli idioti, venni a conoscere il metodo speciale di educazione per questi infelici bambini ideato da Seguin e in genere a penetrare l’idea allora nascente anche tra i medici pratici dell’efficacia di cure pedagogiche per varie forme morbose come la sordità, l’idiozia, il rachitismo…”

Da qui iniziano a delinearsi in maniera più nitida quelli che saranno i principi base del metodo Montessori. Tre sono gli elementi chiave di questa pedagogia scientifica: l’ambiente, il materiale e l’adulto.

L’ambiente deve essere curato e funzionale, un luogo che sia promotore della crescita, entro il quale il bambino e l’adulto si sentano a casa, liberi di sperimentare lo spazio e le dimensioni.

Il materiale è forse l’elemento più importante della pedagogia montessoriana: il tatto, la scoperta della realtà attraverso i sensi, la distinzione del bagnato dall’asciutto, del ruvido dal liscio, dello sporco dal pulito, in maniera autonoma per sperimentare gli oggetti ed imparare a conoscerli.

L’adulto, infine. L’adulto che troppo spesso impone al bambino quello che deve o non deve fare, con cosa deve o non deve giocare. Piuttosto che imporre, secondo la Montessori l’adulto deve saper guidare ed educare senza giudicare, incitare o sostituirsi al bambino.

Il metodo Montessori è garanzia dello sviluppo sano e attivo del bambino, della sperimentazione del proprio io e delle proprie capacità, della crescita di un individuo consapevole.

Psyche at Work questo lo sa da anni e concede ampio spazio ai corsi di impronta montessoriana. Il corso per Operatore all’Infanzia comprende un intero modulo dedicato alla pedagogia Montessori ed è diretto dalla Dott.ssa Rita Laneve, Educatrice e Pedagogista, esperta in pedagogia montessoriana

Il Corso si svolgerà a partire dal 19 Gennaio a Bari e, da quest’anno, anche nelle nuove sedi di Lecce (dal 24 Febbraio) e di Matera (dal 17 Marzo).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *