24 Feb 2021

REINVENTARSI NEL LAVORO

REINVENTARSI NEL LAVORO

Sempre più spesso si sente parlare dell’importanza della flessibilità per reinventarsi nel lavoro. Ci si potrebbe ritrovare in questa necessità per vari motivi, ad esempio: il fallimento dell’azienda, lo stress accumulato, la mancanza di opportunità, il bisogno di mobilità, etc. Tutte queste potrebbero essere delle situazioni che metterebbero una persona dinanzi alla necessità di reinventarsi nel lavoro e quindi di cambiare vita. Questa è una grande sfida che necessita però di un’adeguata preparazione mentale.

Cambiare lavoro può costituire per alcuni una complessa impresa, in quanto, nonostante il proprio mestiere non riesca più a dare soddisfazione e appagamento, si preferisce rimanere nella propria comfort zone, perché si ha paura di ciò che potrebbe accadere in futuro.

 

L’ESPERIENZA SPIACEVOLE DELL’INCERTEZZA

Il tratto distintivo del processo di cambiamento di carriera è l’esperienza emotiva dell’incertezza, sperimentata quando ci si trova nella terra di mezzo, tra un passato e un futuro ancora da scrivere. Questa condizione è sicuramente poco piacevole e le persone che la attraversano si sentono smarrite, perdono l’orientamento e oscillano tra il “tenere duro” e il “lasciarsi andare”. Ma questa fase di incertezza è fondamentale, perché permette di elaborare molte emozioni complesse e desideri contrastanti e, in ultima analisi, impedisce di fermarsi prematuramente.

Alcune ricerche suggeriscono di approfittare di questo periodo di mezzo sia per fare un lavoro interiore, utile per comprendere cosa in realtà vogliamo e cosa dobbiamo fare per raggiungerlo, sia per ricostituire le riserve di attenzione e di motivazione.

L’IMPORTANZA DEL CONFRONTO

Quando si è nel pieno della confusione e dell’incertezza, molti pensano che prima o poi arrivi un’intuizione improvvisa che risolva questa situazione emotivamente difficile. L’autoriflessione è sicuramente un passo importante, ma se non è accompagnata da una sperimentazione attiva della realtà può portare a restare bloccati nel regno dei sogni.

L’autoriflessione, però, è una pratica che può dare migliori risultati quando fatta ad alta voce negli scambi sociali, con altre persone che possono comprendere, provare empatia, leggere il linguaggio non verbale e rispondere.  Il semplice atto di creare e raccontare una storia su ciò che si vuole fare o sul perché si vuole un cambiamento può chiarire il proprio pensiero e può spingere in avanti, impegnandosi a fare un cambiamento.

Con il lockdown forzato, queste possibilità sono ridotte, ma con un po’ di inventiva e di organizzazione si può risolvere, ad esempio programmare delle passeggiate seguendo le regole di distanziamento sociale oppure creare un gruppo su Facebook o anche degli appuntamenti periodici su Zoom.

CONCLUSIONI

Reinventarsi dal punto di vista lavorativo è importante perché se si va avanti svolgendo una mansione che non piace o per la quale si è perso interesse nel tempo, non si fa altro che perdere altro tempo. Ricominciare fa paura, ma trovare la forza per farlo è il primo gradino nella scala che condurrà alla felicità. Quello che si può fare è partire dalle passioni, dal cercare di capire come trasformarle in un lavoro vero e proprio, che si vorrebbe fare per tutta la vita.

Infine, nonostante il periodo di difficoltà causato dal Covid, c’è da ricordarsi un punto critico: il momento di mettersi in gioco è adesso, ma fatelo interagendo e parlando con altri, non fate affidamento solo ed esclusivamente sull’autoriflessione.

 

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