25 Gen 2017

Donna Futuro Crea: Il Racconto [27]

#DonnaFuturoCrea il promo evento di Psiche At Work destinato alle donne imprenditrici e future imprenditrici.

Poster Foto Ricordo
Poster Foto Ricordo

A Bari il 2017 è iniziato ponendo le donne sotto i riflettori, non quelli del palcoscenico, ma quelli della vita di tutti i giorni. Una attenzione positiva, non la solita cronaca nera. Il 21 gennaio, 18 donne si sono incontrate per parlare di impresa.

Una giornata interamente dedicata a raccontare le sfide imprenditoriali di donne che ce l’hanno fatta, di donne che aiutano le donne a farcela, di donne che hanno idee e coraggio per avviare una impresa e vogliono farcela.

PsYche at work  è figlia di una iniziativa finanziata mediante Principi Attivi ed è proprio da questa storia che la giornata ha preso il via.

La dott.ssa Roberta Clemente co-funder della società insieme alla dott.sa Nunzia  Santacroce,  ha raccontato le sfide che hanno caratterizzato e che caratterizzano la vita di Psyche ad Work, oggi al suo quarto anno di attività.

Storie positive di donne che hanno dovuto rimodulare l’idea iniziale per restare al passo con i tempi, per non abbassare la serranda e dire non ci siamo riuscite, storie di donne che pur di farcela hanno ricominciato a studiare perché a scuola nessuno ti insegna a gestire efficacemente una impresa. Storie di donne che hanno riconosciuto i propri limiti e hanno saputo chiedere aiuto. A chi?

Alle associazioni di categoria, per esempio. Tiziana Russo- Referente Confartigianato Comitato Imprenditoria Femminile CCIAA di Bari, ha evidenziato che la presenza sul territorio di associazioni aiuta le donne ad affrontare diverse battaglie e a raggiungere dei riconoscimenti per i diritti che alle imprenditrici spesso vengono negate. Non ci fermiamo alle solite lamentele, andiamo altre, capiamo che insieme si fa squadra e che i risultati sono possibili.

Fare impresa dunque oggi è più semplice, grazie anche alle possibilità di finanziamento e di accesso al credito che la regione puglia mette a disposizione delle donne.16229969_10209824329657992_1894502692_o (1)

Ci offre una panoramica la dott.ssa Morena Ragone, Referente StatiGenerali dell’Innovazione, che accoglie con piacere e entusiasmo l’invito a prendere parte all’evento e ribadisce alle donne presenti la sua piena e totale disponibilità nell’offrire informazioni tecniche e supporto sia durante la fase di avvio di impresa sia durante gli anni successivi.

Con Stefania Lisco, Co-Founder Bigood Catering Biosolidale, la mattinata diventa gustosa. La dott.ssa Lisco rappresenta la possibilità che una passione, una idea,  diventi un lavoro. Lascia tutti a bocca aperta quando racconta la sua storia. Un percorso di studi lontanissimo da Bigood, una passione e una amicizia che diventano arte, crescita, sfida, lavoro. E la possibilità di conciliare lavoro, famiglia e passione restituisce alle donne presenti un senso di possibilità.

La mattinata si anima, una curiosità crescente ed incessante genera domande e interrogativi apparentemente banali, ma che in realtà sondano le possibilità di successo di idee embrionali che ciascuna donna ha portato con sé.

E dopo le storie di successo, si parla delle possibilità di accesso ai fondi. Vengono illustrasti tre bandi, due regionali ed uno nazionale, in linea con le idee delle partecipanti. È durante questa parte della mattinata che i dubbi iniziano a svanire, gli hobby si trasformano in potenziale lavoro, le competenze si possono certificare e possono diventare punti di forza. Una platea attenta, curiosa, desiderosa di capire di più, di andare oltre le informazioni lette in rete o raccontate dai tecnici. Donne che ora riescono ad immaginarsi nel futuro, costruito con le loro mani.

Come rendere utile tutto questo? Partecipando ad una esercitazione pomeridiana. Tre gruppi di donne moderate da altrettanti uomini, si cimentano nella compilazione di un “modello Canvas” partendo da una idea scelta dallo staff di Psiche At Work.

Nelle due ore successive, tutte le domande della mattinata prendono forma. Non si parla più di impresa, si fa impresa.Business Model Canvas

Partendo dall’idea, si passa all’anali del team, le difficoltà iniziali per la gestione dei costi e poi l’innovazione, la pubblicità, la localizzazione, le risorse interne ed esterne, i destinatari, le attività e una domanda ricorrente: perché i clienti dovrebbero scegliere la nostra azienda?

Al termine della giornata cosa resta. Restano delle donne che hanno capito che si può fare impresa, che si può costruire un futuro. Resta la partecipazione, la volontà di costruire, la possibilità di essere donna del futuro.

Cosa speriamo che abbiano portato a casa le nostre donne?

La certezza che non sono sole, che ci sono donne come loro che oggi raccontano storie di successo, donne professioniste che sono pronte a sostenere i loro progetti e a trasformarli in storie di successo.

Cosa resta allo staff di Psiche At Work?

La soddisfazione di aver intercettato un bisogno, di aver dato voce e luce ad un gruppo di persone che sentono la necessità di partire o di ripartire da se stesse, di aver raccontato delle storie di successo e di aver posto le donne al centro del mondo delle infinite possibilità. I complimenti, le strette di mano, i grazie, gli arrivederci, saranno il nostro trampolino di lancio verso un 2017 ricco di attività e di condivisione.

 

17 Gen 2017

Aspettando il Workshop: “Il bambino al nido: rilevare e gestire le anomalie dello sviluppo” [26]

È di venerdì 13 gennaio 2017 l’articolo pubblicato sul the Post International che parla di una bambina Daliyah Arana che già all’età di 18 mesi riusciva a ripetere correttamente le parole scritte sui libri e che a due anni e mezzo ha letto il suo primo libro. Perche  la storia di Daliyah ha suscitato tanta attenzione e tanto stupore? Perché viene chiamata bambina prodigio? Cosa realmente dovrebbe saper fare un bambino di due anni?
15996134_10154371028578865_1617711033_n A queste risposte cercheremo di rispondere durante le due giornate organizzate da Psyche at work in collaborazione con la dott.ssa Grazia Delezotti, psicologa psicoterapeuta, esperta nei disturbi dello sviluppo.

Durante queste giornate in programma per il prossimo 28 gennaio e il 4 febbraio a Bari, cercheremo di capire come e quando è davvero necessario porre attenzione su particolari anomalie nello sviluppo del bambino e quando invece si tratta soltanto di rispettare una modalità evolutiva diversa.

I workshop, della durata di 4 ore ciascuno, sono destinati a educatori, insegnanti di scuola, a tutti coloro che operano nel campo dell’ infanzia e mira ad offrire gli strumenti per cogliere gli indici di sviluppo atipico in bambini in età prescolare.

Perché è importante intervenire già in età prescolare?

La presa a carico ad un’età dove alcuni processi di sviluppo possono ancora mostra che i bambini beneficiari di interventi precoci presentano dei progressi significativi sul piano cognitivo, emotivo e sociale. Si riscontra, presso i bambini, un’accelerazione del ritmo di sviluppo con una crescita del quoziente d’intelligenza (QI), dei progressi nel linguaggio, un miglioramento dei comportamenti e una diminuzione dei sintomi anche per bambini affetti da disturbi del disturbo autistico. Questi progressi sopravvengono in 1 o 2 anni d’intervento precoce e intensivo, e la maggioranza dei bambini presi a carico (73 %) accede ad un linguaggio funzionale alla fine del periodo d’intervento (in generale attorno ai 5 anni). I benefici del trattamento rimangono costanti in seguito.

(http://www.fondazioneares.com/index.php?id=429)

Psyche at work, con le sue azioni mirate alla professionalizzazione degli operatori all’infanzia, intende diffondere la cultura della prevenzione, della conoscenza e dell’intervento precoce e tempestivo su bambini con ritardi nello sviluppo cognitivo e comportamentale. Per questo si avvale di professionisti che hanno maturato esperienza e competenza lavorando quotidianamente, da diverso tempo, accanto a famiglie ed associazioni che si occupano dell’assistenza e della cura di bambini e adulti affetti da disabilità.

Per garantire la massima efficacia dell’azione formativa, il numero massimo di partecipanti ammesso è di 15.

Le iscrizioni sono già aperte. I posti a disposizione solo 5. Vi invitiamo a cogliere al volo questa opportunità di crescita personale e professionale.

Per informazioni, prenotazioni e modalità di pagamento è possibile scrivere a info@psycheatwork.com oppure contattare la segreteria al numero verde 800.301657