
Quali sono le caratteristiche di un leader da tenere assolutamente in considerazione?
Quando parliamo di leadership ci sono tanti fattori da analizzare, che hanno a che fare con le idee, ma anche con le azioni.
Dare una definizione univoca di leader (e di leadership) non è affatto semplice; possiamo dire che la leadership è l’arte di motivare un gruppo di persone ad agire per raggiungere un obiettivo comune.
L’essere leader implica sicuramente essere in grado di ispirare gli altri e di essere pronti a farlo. Per fare questo, ci sono aspetti della personalità e caratteristiche che trasformano un soggetto in direttore dell’azione.
LEADERSHIP AZIENDALE: DI COSA PARLIAMO?
Per leadership aziendale si intende quel processo sociale che porta una persona, all’interno di un’azienda, ad essere in grado di influenzare i comportamenti degli altri senza l’ausilio di metodi coercitivi o minacce. Questo significa che il leader è in grado di influenzare pensieri, atteggiamenti e comportamenti altrui, attraverso metodi che variano dalla motivazione alla comunicazione, dalla responsabilizzazione alla creazione di obiettivi comuni. In sostanza, la leadership aziendale è la capacità di guidare un gruppo verso un obiettivo comune, sfruttando le capacità e gli sforzi di ogni membro. Il concetto di gruppo è fondamentale. Senza seguaci, infatti, il leader non esiste, nonostante possegga tutte le caratteristiche e le qualità per essere una perfetta guida.
Nonostante non esista una definizione formale convincente di Leader aziendale, è comunque indubbio che avere un buon leader a capo di un gruppo aziendale sia di vitale importanza per la salute degli affari.
Proprio come un medico individua la patologia del paziente e stabilisce una terapia per la guarigione, allo stesso modo il leader aziendale deve essere in grado di diagnosticare i problemi del gruppo e trovare delle soluzioni adeguate per risolverli.
COSA NON È LA LEADERSHIP.
Abbiamo detto che fornire una definizione univoca di leadership è piuttosto complesso. Proviamo dunque a fare l’operazione inversa e cerchiamo di rispondere ad ogni tuo dubbio in materia parlando di cosa non è la leadership, sfatando qualche luogo comune:
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Leadership non è gestione: La leadership all’interno di un’azienda spesso si confonde con la gestione del personale o con il management. È bene sottolineare che management e leadership sono correlati, ma non sono la stessa cosa. La più grande differenza tra manager e leader sta nel modo di relazionarsi con il lavoro. Il manager si concentra sulla supervisione dei risultati attraverso dati e statistiche, confrontandoli con gli obiettivi previsti e apportando, eventualmente, modifiche in termini di gestione economico-finanziaria e strutturale delle risorse. Il leader invece si focalizza sulle persone: cerca i modi per motivare il suo gruppo e per far sì che ogni membro dia il massimo per raggiungere l’obiettivo comune. Deve inoltre scegliere la giusta strategia di leadership aziendale per guidare il suo team verso il successo. Si può essere un manager o un leader, si può essere entrambi, o nessuno dei due, ma i due concetti rimangono comunque separati.
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Leadership non è anzianità: l’avanzare dell’età o dell’esperienza in azienda non rende leader automaticamente. Possono esistere dei dirigenti senior, ma non è affatto detto che siano dei leader;
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Leadership non è titolo: non esiste una laurea per diventare un leader. Ci sono delle caratteristiche che possono essere affinate e su cui si può lavorare per migliorare se stessi e la propria efficienza.
LE CARATTERISTICHE DI UN BUON LEADER:
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Comunicazione: Il leader deve essere in grado di spiegare in modo chiaro e sintetico ai dipendenti obiettivi SMART necessità organizzative di qualunque entità. I leader devono padroneggiare tutte le forme di comunicazione, comprese conversazioni individuali, dipartimentali e complete, nonché comunicazioni tramite telefono, e-mail e social media. Una gran parte della comunicazione implica l’ascolto. Pertanto, i leader dovrebbero stabilire un flusso costante di comunicazione tra loro e il loro personale o membri del team, sia attraverso una politica della “porta aperta” o conversazioni regolari con i lavoratori.
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Positività: Ci saranno molti alti e bassi, ma l’azienda li affronterà meglio se hai creato una cultura dell’ottimismo. Per farlo serve coraggio. Devi davvero credere di poter rendere possibile l’impossibile.
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Pianificazione: nessuna improvvisazione. Un buon leader deve essere capace di individuare le priorità e comprendere i problemi davvero rilevanti per risolverli nel minor tempo possibile. Deve intuire cosa accadrà, all’azienda e al mercato, nel medio e lungo periodo.
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Affidabilità: essere affidabile è tutto per i leader aziendali, che agiscono un po’ come motivatori personali. I dipendenti devono essere in grado di sentirsi a proprio agio rivolgendo domande o chiedendo chiarimenti al leader. Onestà e integrità sono caratteristiche imprescindibili per ispirare gli altri.
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Flessibilità: Soprattutto in questo momento storico, dove lo smart working si impone sempre più prepotentemente nelle aziende, la flessibilità è una delle caratteristiche di un leader fondamentali. Il buon leader dà sempre l’esempio, accettando i cambiamenti con positività.
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Responsabilità: È più facile dare la colpa di un errore a un’altra persona che assumersi le proprie responsabilità. Ma, nel lavoro di squadra, è importante che ognuno riconosca i propri sbagli con umiltà. Anche se a sbagliare è il capo.
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Creare un clima positivo, senza conflitti ed assegnare a ciascuno il proprio ruolo in azienda: ognuno deve essere in grado di lavorare nelle condizioni più favorevoli possibile e questo è un compito che spetta soltanto a chi è a capo di un gruppo di lavoro. Poiché si trascorre molto tempo in ufficio, è fondamentale che ci sia un clima sereno e di grande collaborazione. Un buon leader, quindi, deve essere in grado di capire gran parte degli aspetti caratteriali ed evitare, per quanto possibile, di creare team che non siano in grado di integrarsi e di lavorare insieme al raggiungimento degli obiettivi.