
Ogni gruppo sociale è caratterizzato da diversità che possono concernere lo status sociale, l’appartenenza etnica, l’orientamento sessuale e/o religioso e l’identità di genere dei membri che ne fanno parte.
Fino a non molto tempo fa vigeva nel modo delle aziende una prospettiva che tendeva ad annullare le differenze e le diversità, secondo un modello in cui il lavoratore tipo era identificato con una persona sana, generalmente dalla pelle bianca e soprattutto di sesso maschile. Nell’ultimo periodo sono stati fatti numerosi passi in avanti in questo senso. Da almeno tre decenni a questa parte le risorse umane si occupano anche di Diversity Management, per trasformare le differenze da ostacolo a valore.
Il Diversity Management è un approccio manageriale che abilita il potenziamento di un’organizzazione attraverso la valorizzazione delle differenze. È un approccio finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, capace di favorire l’espressione del potenziale individuale per raggiungere scopi e obiettivi organizzativi. Il Diversity Management chiede agli addetti HR di riconoscere e valorizzare le principali diversity come ad esempio:
- cultural diversity
- gender diversity
- ageing diversity
- disability diversity
Oltre ad essere importanti da un punto di vista etico, l’integrazione e il rispetto delle diversità costituiscono punti di forza anche a livello di Employer Branding – in quanto migliorano l’immagine dell’azienda all’esterno – e di business, poiché in un ambiente in cui tutti si sentono a proprio agio e possono esprimere la propria diversità, le persone sono sottoposte a minor stress e lavorano meglio.
Secondo Sandro Castaldo, docente di Marketing all’Università Bocconi di Milano, «le aziende percepite come inclusive registrano un amento dei ricavi del 16,7 per cento». Grandi e piccole compagnie sembrano aver iniziato a comprendere i vantaggi di una realtà aziendale orientata al diversity management e all’inclusione, iniziando a muoversi attivamente in questa direzione.
VANTAGGI DEL DIVERSITY MANAGEMENT
Svariati sono i vantaggi per un’azienda che adotta una politica che valorizza le differenze.
- Il Diversity management può migliorare l’immagine aziendale, migliorando la percezione dell’azienda da parte dei clienti, stakeholder e potenziali collaboratori.
- Si riscontra una maggiore motivazione ed efficienza: se si riconoscono e se si rispettano le attese dei soggetti valorizzando le loro potenzialità il lavoratore sarà più motivato a dare il meglio.
- La presenza di risorse umane appartenenti a contesti differenti arricchisce l’organizzazione di contributi nuovi e originali incrementando la creatività e l’innovazione.
- Migliora la flessibilità dell’impresa nell’affrontare i cambiamenti e inoltre aiuta a migliorare la capacità di problem solving apportando analisi critiche e soluzioni basate su prospettive anche insolite.
- Vi è anche una correlazione positiva tra l’adozione di politiche sulla diversità e ricavi aziendali.
AZIONI CONCRETE IN TERMINI DI DIVERSITA’ E INCLUSIONE
Come fanno quindi concretamente il Diversity Management le aziende? Tra le aziende italiane che adottano queste politiche troviamo IBM Italia che gestisce vari progetti per includere e creare condizioni lavorative idonee a persone con disabilità o malattie croniche e degenerative (teamMWA mobile wireless accessibility).
Intesa Sanpaolo lavora per una valorizzazione del talento e un incremento della leadership femminile e inoltre punta a favorire l’assunzione di figure di età superiore a 45 anni e garantisce pari diritti a coppie omosessuali.
Unilever Italia mette a disposizione delle proprie lavoratrici sale per allattare, nido, smart working. Il 40% della classe manageriale è infatti composta da donne.