22 Giu 2022

MIGLIORARE I PROPRI LEGAMI MEDIANTE LE ABILITA’ SOCIALI

MIGLIORARE I PROPRI LEGAMI MEDIANTE LE ABILITA’ SOCIALI

Per interagire con gli altri in modo adeguato, utilizziamo in modo strategico quelle che vengono definite come abilità sociali. In genere, quest’ultime, hanno bisogno di essere apprese e sviluppate, anche se in molti individui vi è una certa predisposizione ad avere queste abilità sin dalla nascita.

Al contrario di quanto si possa pensare, possedere abilità sociali non significa essere estroversi o avere tanti amici o follower sui social, bensì essere in grado di stabilire ed elaborare relazioni con gli altri, evitando conflitti e costruendo relazioni sane e durature.

A tal proposito, vediamo insieme, nel dettaglio, tutti i fattori che possono influenzare le nostre abilità sociali:

Avere autostima significa accettare e valorizzare sé stessi
Spesso attribuiamo all’autostima un’accezione negativa, ma possedere questa abilità non significa sentirsi migliori degli altri, essere conformisti o passivi; al contrario, avere autostima significa perdonare facilmente i propri errori e cogliere gli aspetti positivi anche dalle piccole cose.

L’ autocontrollo è la capacità di gestire le emozioni
Avere autocontrollo significa porre volontariamente dei limiti a nostri comportamenti ed è importante per non danneggiare sé stessi o chi ci circonda; non va confuso, quindi, con la capacità di reprimere le nostre emozioni. Nello sviluppo delle abilità sociali l’autocontrollo è un fattore decisivo, in quanto attribuisce unicamente la responsabilità a sé stessi.

L’ assertività consente di far valere i propri punti di vista, bisogni ed esigenze nel rispetto dei diritti ed esigenze altrui.
Essere assertivi è una qualità frutto dell’apprendimento e della pratica, soprattutto se sono i nostri genitori ad insegnarla. A tal proposito, l’empatia gioca un ruolo fondamentale nell’aiutarci ad esprimere le nostre idee ed emozioni.

L’ empatia è una colonna portante delle abilità sociali
Essa è un’abilità che, come abbiamo preannunciato, si lega molto bene con l’assertività:
Infatti, non vi è modo di avere buoni rapporti con gli altri senza un’elevata dose di empatia, che permette, quindi, di percepire e rispettare i sentimenti altrui.
La persona empatica, inoltre, facilita il riconoscimento, il valore e il rispetto della diversità, contribuendo a rendere a sua volta empatico chi la circonda.

Una buona conversazione è data dallo scambio coerente ed equilibrato di informazioni, idee e sentimenti.
La comunicazione è un’abilità sociale fortemente legata all’assertività: infatti, si presume che le persone coinvolte stiano parlando di qualcosa di cui vogliono veramente parlare, esprimendosi e ascoltandosi a vicenda, senza il desiderio di imporsi sull’interlocutore.

La persuasione è un’abilità caratteristica dei leader
Una persona persuasiva è in grado di influenzare convinzioni, comportamenti, atteggiamenti, intenzioni e motivazioni altrui; ma quando la persuasione può definirsi sana?

Una sana persuasione si basa sull’impegno concordato, sull’autorità morale e sulla reciprocità; per comprenderla al meglio, possiamo schematizzarla in questi tre semplici esempi:

  • “Accetto quello che dici perché hai validi motivi per dirlo.”
  • “Non mi menti e credi in quello che dico.”
  • “Accetto di fare quello che suggerisci perché dai l’esempio e posso fidarmi di te.”

La presenza, ovvero, come facciamo sentire gli altri
In presenza di alcune persone proviamo armonia e serenità, altre persone, invece, ci sfiniscono in pochi minuti. La presenza dipende dall’atteggiamento che abbiamo nei confronti degli altri, dalle aspettative e dalle richieste consce e inconsce di fronte all’altro. In altre parole, è ciò che chiamiamo colloquialmente come “vibrazioni” buone o cattive.

Per concludere
Migliorare le nostre abilità sociali significa migliorare anche la nostra qualità di vita; per fare ciò, bisogna guardarsi dentro piuttosto che guardare le relazioni con gli altri. È quindi lecito domandarsi:
Quali di queste abilità devo rafforzare per avere legami sociali migliori?

08 Giu 2022

COME BILANCIARE GRINTA E PASSIONE PER PERSEGUIRE I NOSTRI OBIETTIVI

COME BILANCIARE GRINTA E PASSIONE PER PERSEGUIRE I NOSTRI OBIETTIVI

Si tende spesso ad attribuire agli elite performers il fatto che dispongono di qualità innate per perseverare ed eccellere nel loro campo, ma, al di là di questo aspetto, è lecito domandarsi:

Esistono aspetti della personalità da cui origina l’eccellenza?

Se esistessero, potremmo impegnarci a coltivarli per migliorare la nostra prestazione negli ambiti di nostro interesse (siano sport, lavoro o tempo libero) ed aumentare, quindi, il nostro benessere e la nostra soddisfazione.

A tal proposito, le teorie motivazionali forniscono delle risposte utili a inquadrare i processi o i tratti di personalità, generati dagli sforzi individuali della persona, per il raggiungimento del risultato desiderato.

Cosa spinge una persona ad essere grintosa?

È proprio il costrutto di grinta a cogliere quegli sforzi individuali, di tipo non cognitivo, che promuovono il perseguimento di obiettivi a lungo termine. La persona grintosa, infatti, affronta le sfide e mantiene alti i livelli di impegno e interesse nonostante i possibili fallimenti; inoltre, dimostra di possedere un alto grado di resistenza, vedendo noia e sconforto come segnali per proseguire con costanza e dedizione. Secondo gli studi, quindi, la grinta è alla base della performance di alto livello in molti campi dell’esperienza umana.

Quali sono gli effetti della grinta sul benessere psicologico?

La ricerca dimostra come ad alti livelli di grinta si associno maggiori livelli di percezione di benessere soggettivo, speranza e ottimismo, così come livelli inferiori di stress, ansia e depressione.

Infatti, le due dimensioni della grinta, ovvero la passione e interesse per il compito, insieme alla perseveranza nel raggiungere gli obiettivi sono tre elementi che, insieme, permettono la realizzazione della felicità, nel senso di provare piacere per ciò che si fa, impegnarsi in modo genuino e sapere perché lo facciamo.

Ma cos’è la passione?

La passione è un sentimento che genera soddisfazione e felicità interiore per le attività che stiamo realizzando, infatti, essa nasce senza forzare l’attività in cui siamo impegnati.
Inoltre, la passione genera elementi quali perseveranza e motivazione, aiuta a mantenere in vita i nostri sogni e i nostri obiettivi e ci spinge a fare quel che ci piace.

È possibile tornare a fare ciò che ci piace?

Riportare al presente il nostro bambino interiore è un qualcosa che può aiutare a ritrovare entusiasmo, aggiungendo curiosità e interesse in quel che si fa come se fosse la prima volta.
Tuttavia, non è sempre facile connettere le nostre passioni, man mano che diventiamo adulti assimiliamo credenze atte a limitarci e allontanarci da quella che si presenta come la nostra essenza più naturale e spontanea.

Ma attenzione ai risvolti negativi!

La passione può anche diventare ossessione e causare, quindi, comportamenti disadattivi e talvolta problematici. Può essere un esempio il portare al termine diverse relazioni per conseguire un obiettivo professionale.

 

E se non fosse tutto lavoro quel che luccica?

Come disse Confucio: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”. Infatti, vivere con passione significa godere intensamente di ogni momento, vedere il lato positivo di ogni circostanza, apprezzare ciò che si ha e capire che al di là degli obiettivi, del lavoro e dei sogni c’è la realtà.

Per concludere

A volte non basta solo la grinta per perseguire i nostri obiettivi, perché spesso ci dimentichiamo dei nostri sogni e desideri dedicandoci ad una vita rigida, succube di obblighi giornalieri; infatti, anche i sogni sono il timone che può governare e dare un senso alla nostra vita!