22 Feb 2023

COME CREARE UN CURRICULUM DI SUCCESSO: I CONSIGLI DELLA PSICOLOGIA

COME CREARE UN CURRICULUM DI SUCCESSO: I CONSIGLI DELLA PSICOLOGIA

La ricerca psicologica può aiutare a creare un curriculum di successo per aumentare le possibilità di successo in un colloquio di lavoro. Con circa 1 miliardo di curricula spediti ogni anno in tutto il mondo, i datori di lavoro impiegano in media 45 secondi per decidere se chiamare o meno un candidato per un colloquio. Spedire il curriculum in quel mucchio già esistente, ed eventualmente essere scelti per un possibile colloquio, dipende anche dalla tua esperienza, la tua formazione e la tua idoneità per il lavoro; non solo però! Esiste anche un X-factor, quel qualcosa che fa spiccare da quell’oceano cartaceo, il tuo curriculum come una boa segnaletica!

La selezione di un individuo è un processo umano, esistono tutta una serie di pregiudizi in psicologia che si possono sfruttare, se sai come fare. Ecco 7 suggerimenti per creare un curriculum invitante e farti notare dai recruiter:

1. Non fare un Curriculum Vitae esagerato!

Scrivere un curriculum di successo E’ importante che tu sia capace d’impressionare il reclutatore, ma non devi esagerare! Mostra sul tuo curriculum ciò che hai fatto e realizzato con esempi solidi e concreti. Knouse (1994) ha verificato che chi esagera le proprie competenze personali, cercando di voler fare bella figura con il lettore, non è efficace e abbassa le sue probabilità di essere intervistato.

2. Nel curriculum le tue competenze son descritte in maniera adeguata?

Nel compilare il tuo c.v. cerca di essere molto specifico sulle tue conoscenze, capacità e competenze relazionali e abilità; dove possibile, rendile attinenti alle esigenze del lavoro che ti propongono. I candidati che hanno dichiarato di avere competenze rilevanti, sono stati valutati meglio secondo lo studio di Bright & Hutton, (2000).

3. Nel curriculum puoi usare il tuo aspetto

Se sei stato baciato o baciata dalla fortuna, quindi ti è stato donato un gran bell’aspetto, sfruttalo inviando nel tuo curriculum anche una foto tessera! Questo solamente se pensi di avere un curriculum nella media. Purtroppo, per quanto un esaminatore possa controllare razionalmente le sue decisioni, l’effetto discriminazione è sempre in agguato e i dati della ricerca confermano questo aspetto del sistema cognitivo.

4. Curriculum potenziato sull’esperienza piuttosto che sulla formazione

La maggior parte delle aziende non sono particolarmente interessate alla tua formazione. E’ l’esperienza che conta. Per quanto tu possa essere orgoglioso delle qualifiche che hai conseguito, i reclutatori in genere non sono così interessati. Se ti è possibile, prova a evidenziare nel C.V. la tua esperienza lavorativa, anche nel campo delle attività di studio. Quindi sii più scrupoloso nel descrivere le esperienze e più schematico nel presentare la formazione.

5. Non essere avaro nelle informazioni

Quante informazioni stai includendo nel tuo curriculum? Se hai le braccine corte nel fornire informazioni a chi ti legge, ridurrai drasticamente le possibilità di essere selezionato. Quindi, assicurati di dare al futuro datore di lavoro ampie informazioni.

6. Non fare mai un curriculum vitae su carta colorata

Secondo uno studio condotto da Penrose, i selezionatori sono molto prevenuti verso i fogli colorati . Potresti essere tentato di utilizzare un curriculum colorato per distinguerti dalla massa, ma a quanto pare risalteresti in modo sbagliato!

7. Abbasso il layout creativo nel curriculum!

Sembra che alla maggior parte dei reclutatori non piacciano i layout creativi. Arnulf et al. (2010) hanno scoperto che i curricula “creativi” hanno avuto solo la metà delle probabilità di essere selezionati rispetto ai curricula “formali”. Come vedi il conformismo è sempre in agguato perciò attieniti alla formalità!

In teoria i reclutatori non dovrebbero essere influenzati da cose banali come il colore della carta, dichiarazioni di competenza o una foto. Dovrebbero essere in grado di contrastare i pregiudizi e gli stereotipi. Nella realtà, ci cascano anche loro! Ricordati sempre che lo screening curriculare è un processo umano, quindi fai il possibile per evitare che il reclutatore ti respinga!

15 Feb 2023

LA PSICOLOGIA ONLINE È LA NUOVA FRONTIERA DEL WELFARE AZIENDALE: IL CASO ANGELINI

LA PSICOLOGIA ONLINE È LA NUOVA FRONTIERA DEL WELFARE AZIENDALE: IL CASO ANGELINI

La salute mentale, si sta sempre più distaccando dall’argomento meramente professionale, ed è ormai entrata negli uffici e nelle case. Un’azienda che ha concepito l’idea dei consulti psicologici digitali per i propri dipendenti è la Angelini Holding.

La psicologia come strumento per favorire il welfare aziendale

Il servizio di psicologia in azienda non è certo una novità, già si parlava di terapia sul luogo di lavoro dopo la legge di Stabilità del 2016, con l’introduzione dei voucher dedicati al benessere dei dipendenti (tra cui quelli per l’assistenza sanitaria e psicologica), e negli anni successivi con l’adozione di sportelli interni alle aziende per dare la possibilità ai dipendenti e collaboratori di trovare supporto per superare i problemi sul luogo di lavoro e migliorare il rapporto con capi e colleghi.

Ma cos’è cambiato dopo l’avvento del Covid-19?

La pandemia ha però dato una spinta ancora più forte alla tendenza. Le aziende si sono rese conto che la serenità è parte essenziale della produttività, e il welfare psicologico ha quindi allargato il suo campo d’azione. Offrire oggi supporto psicologico significa quindi dare la possibilità ai dipendenti di stare bene non solo a livello professionale, ma soprattutto personale e familiare, nella convinzione che la salute mentale è fondamentale e abbraccia tutte le sfere della vita. La psicologia sul luogo di lavoro non ha quindi più solo un ruolo di coach o formatore, ma si occupa delle persone per supportarne il benessere individuale completo, per migliorare la vita dei singoli e, di conseguenza, l’armonia sul posto di lavoro e il benessere collettivo e sociale.

“#Angelini4you”

La Angelini Holding, un gruppo multinazionale italiano attivo in diversi settori, ha creato un servizio di supporto psicologico per i propri dipendenti chiamato “#Angelini4you”. Questa piattaforma digitale offre ai dipendenti la possibilità di accedere a video-consulti con psicologi in diverse lingue in modo gratuito e riservato. Questa iniziativa fa parte di un’evoluzione generale che vede l’attenzione alla salute mentale estendersi non solo al lavoro, ma anche alla vita privata dei dipendenti. L’idea è che il benessere individuale completo sia essenziale per la produttività, l’armonia sul posto di lavoro e il benessere collettivo e sociale. Il servizio offerto da Angelini Holding è disponibile per tutti i 5.700 dipendenti del gruppo, in tutto il mondo, e può essere utilizzato per gestire tutti gli aspetti della vita.
Angelini Holding conferma in qualche modo la diffusione del supporto psicologico in atto sin dai primi mesi di Covid nel 2020. “Abbiamo voluto rinnovare l’impegno a favore dei dipendenti, potenziando il servizio di supporto psicologico, attivato in occasione dell’emergenza Covid-19, che ora è disponibile per tutti i collaboratori del Gruppo”, ha confermato Marco Morbidelli, Group Chief HR & Organization Officer di Angelini Holding. “È un impegno che va oltre la gestione degli effetti causati dalla pandemia sulle persone. Il servizio, infatti, è destinato a diventare uno strumento di welfare permanente per tutta la nostra comunità. La nostra convinzione è che un confronto professionale con psicologi e psicoterapeuti possa essere importante per il benessere psicologico e per affrontare sfide, momenti e difficoltà della vita lavorativa e privata”.

08 Feb 2023

IL RUOLO DELL’UMORISMO NELLE DINAMICHE LAVORATIVE: COME UNA RISATA PUÒ FARTI OTTENERE UNA PROMOZIONE O UN LICENZIAMENTO

IL RUOLO DELL’UMORISMO NELLE DINAMICHE LAVORATIVE: COME UNA RISATA PUÒ FARTI OTTENERE UNA PROMOZIONE O UN LICENZIAMENTO

L’importanza dell’umorismo all’interno del contesto organizzativo, ultimamente, è diventato un argomento di grande interesse nel mondo accademico e manageriale. I suoi benefici sono noti e facilmente intuibili, ma l’uso improprio senza una contestualizzazione può avere dei risvolti negativi.

I lati positivi dell’umorismo

L’umorismo può aiutare a creare un ambiente più leggero e piacevole sul posto di lavoro. Quando le persone si sentono a loro agio e possono ridere insieme, possono formare relazioni più solide e costruttive.
Inoltre, l’umorismo può anche essere uno strumento utile per risolvere conflitti e migliorare la comunicazione tra i colleghi. Quando le persone usano l’umorismo per affrontare le questioni delicate, possono superare le tensioni e creare un’atmosfera più collaborativa e risolutiva.
L’umorismo risulta giocare un ruolo importante anche nei processi di team building; la presenza persone con un gran senso dell’umorismo all’interno del gruppo di lavoro, infatti, aiuta a mantenere alto il morale del personale e a migliorare la produttività. Ridere fa sentire le persone più rilassate e sane, e quando le persone si sentono felici e motivate sul posto di lavoro, tendono a essere più produttive e creative.
Ancora, l’umorismo aiuta anche a ridurre lo stress sul posto di lavoro. A volte le giornate lavorative possono essere faticose e stressanti, ma ridere e condividere momenti divertenti con i colleghi può aiutare a alleviare la tensione e a mantenere il buon umore.
Inoltre, può anche essere un modo per stimolare la creatività e l’innovazione. Quando le persone si sentono a loro agio e rilassate, sono più propense a pensare fuori dagli schemi e a sperimentare nuove idee e soluzioni.

Quando l’umorismo però diventa screditante

Tuttavia, è importante che l’umorismo sia usato in modo appropriato sul posto di lavoro. Alcune battute o scherzi possono essere considerati offensivi o inappropriati da alcuni colleghi, quindi è importante essere sensibili e rispettosi nei confronti delle diverse opinioni e culture. L’umorismo, infatti, non è un approccio accettato in tutti gli ambienti aziendali e ciò può condurre facilmente a fraintendimenti e a brutte prime impressioni.Inoltre non tutto l’umorismo è attuato in chiave benigna: di fatto, l’uso di umorismo aggressivo e sarcastico è considerato esser un’aggressione verbale, utilizzata per scaricare le frustrazioni sul capro espiatorio di turno

Conclusioni

In sintesi, l’umorismo può essere un importante strumento per migliorare la dinamica lavorativa, ma deve essere usato con attenzione e sensibilità per evitare di causare tensioni o problemi tra i colleghi.

01 Feb 2023

LAVORO DI GRUPPO: 10 CONSIGLI PER GESTIRE CON SUCCESSO IL TEAM DI LAVORO

LAVORO DI GRUPPO: 10 CONSIGLI PER GESTIRE CON SUCCESSO IL TEAM DI LAVORO

Il lavoro di gruppo, o il lavoro di squadra, ha un’importanza strategica in ogni settore. Il lavoro di gruppo è un metodo usato nell’insegnamento, nella formazione e negli ambienti lavorativi attenti allo sviluppo collettivo di un’azienda. È più spesso usato nelle scuole, ma può essere implementato in qualsiasi tipo di struttura di formazione.

L’obiettivo del lavoro di gruppo è quello di incoraggiare la costruzione della squadra e la collaborazione. Questo metodo di insegnamento richiede che gli studenti o dipendenti prendano decisioni di gruppo, invece di seguire i metodi tradizionali incentrati sull’insegnante o sul responsabile.

Gestire il lavoro di gruppo a scuola o sul posto di lavoro può essere impegnativo. Devi sapere cosa fare e quando farlo, ma devi anche avere a che fare con diversi membri con prospettive e aspettative diverse. Può sembrare un atto di equilibrio che cerca di accontentare tutti, perché hai bisogno di ogni persona del team per assicurarti che il tuo progetto abbia successo.

Ma un insieme di individui non diventa una squadra solo perché posti nella condizione di dover lavorare assieme. Molte organizzazioni, dalla più piccola alle multinazionali, ricercano continuamente suggerimenti, strategie e investono per migliorare l’efficienza del gruppo di lavoro, dei team.

Come si sa, ogni gruppo di lavoro è diverso, ma alcune regole di cui hanno bisogno le squadre per essere vincenti, sono universali. Ecco che cosa gli psicologi consigliano affinché il lavoro di gruppo renda al meglio:

  1. Il lavoro di gruppo migliora se si danno priorità alle abilità sociali degli individui

Per creare un team vincente non basta riunire in una stanza i dipendenti o gli studenti più intelligenti, ma bisogna cercare di mettere insieme persone che rendano bene in una dinamica sociale.

  1. L’importanza delle quote rosa per un ottimo gruppo di lavoro

Dal momento che le competenze sociali delle donne tendono, in media, ad essere leggermente più forti di quelle degli uomini, è bene che al gentil sesso sia dato lo scettro delle abilità sociali.

  1. La costruzione della fiducia aiuta il lavoro di gruppo

Quanto è difficoltoso lavorare insieme se non ci si fida l’uno dell’altro? Costruire un ambiente in cui la fiducia tra colleghi sia un fattore indispensabile, permette di rendere un gruppo di lavoro pronto a superare ogni difficoltà.

  1. Utilizzare l’umorismo in un gruppo di lavoro

L’umorismo rende coeso un gruppo di lavoro e contribuisce anche ad accrescere il piacere di lavorare con un determinato staff.

  1. Estroversi mischiati ad introversi

Tendiamo a pensare agli estroversi come giocatori di squadra migliori: si adattano meglio, sono più socievoli e in generale danno la percezione che se la possano cavare bene in ogni situazione.

Anche gli introversi però, trovano dei buonissimi ruoli in cui esprimersi. Gli introversi di sicuro non sono grossi chiacchieroni e spesso non vengono notati, inizialmente, sebbene con il passare del tempo il gruppo di lavoro tende a valorizzarli.

  1. Definire un obiettivo comune chiaro

Tra i maggiori ostacoli per formare un gruppo di lavoro di successo è trovare l’obiettivo comune su cui poter lavorare.

  1. Stabilire quali sono i ruoli all’interno del gruppo

Sembra tutto semplice, eppure spesso è poco chiaro cosa esattamente i membri di un team devono fare e quali ruoli debbano avere.

  1. Stendere la storia

Le persone per lavorare in gruppo efficacemente, devono conoscere una storia per condividerla e farla propria.

  1. Comunicazione concisa e chiara

Una delle ragioni più comuni per cui un gruppo di lavoro fallisce, è che la comunicazione tra i componenti non è stata efficace.

  1. Il leader di un gruppo di lavoro

I migliori leader cercano continuamente di mettere in atto gli accorgimenti qui sopra descritti. Vogliono rendere migliore il proprio gruppo di lavoro. Favoriscono la comunicazione concisa, diffondono la storia del gruppo, usano anche l’umorismo e sanno costruire la fiducia tra le persone.