04 Mar 2020

IL GASLIGHTING

IL GASLIGHTING

Il gaslighting è una tecnica con cui una persona o un gruppo di persone cercano di avere più potere. Per farlo si sceglie una vittima e si cerca di manipolarla, tanto da portarla a dubitare della sua realtà.

Il gaslighting è lento, quindi la vittima non si rende conto di essere sottoposta a un lavaggio del cervello. Ad esempio, nel film Gaslight (da cui deriva il termine), un uomo manipola sua moglie così tanto che lei pensa di aver perso la testa. Le persone che usano questa tecnica di manipolazione mentale distorcono volontariamente le informazioni per affermarsi o per mettere in dubbio la salute mentale della vittima, la sua memoria o la sua percezione della realtà.

I processi utilizzati dal gaslighter sono i seguenti:

  • Dicono bugie senza alcun tipo di vergogna: Qualcuno ti dice, ad esempio, una bugia. Sai benissimo che si tratta di una bugia. Questa bugia ti viene comunicata con un’aria molto seria. Perché è così palese? Questo è il primo passo, è la base del gaslighting. Una volta che ti è stata detta una bugia enorme, non puoi essere sicuro di nulla, soprattutto se in seguito ti viene detta la verità. L’obiettivo? Destabilizzare e disturbare.
  • Negano di aver detto qualcosa, anche se ne hai le prove: Sai che ti hanno detto qualcosa e sei certo di averlo sentito. Ma quando ricordi loro ciò che hanno detto, negano ancora e ancora, all’infinito. Questo ti porta a mettere in discussione i fatti e a dubitare di te stesso: forse è vero che non l’hanno mai detto? Più lo fanno, più dubiti di te stesso, della tua realtà, iniziando così ad accettare la loro.
  • Usano ciò che ti è vicino e caro come mezzo per raggiungerti: Sanno quanto siano importanti i tuoi figli e quanto sia importante la tua identità per te, ed è proprio lì che inizieranno ad attaccarti. Ad esempio, se hai figli, ti diranno che non dovresti averne, o che sarebbe meglio se non avessi quei tratti negativi che ti caratterizzano. In altre parole, le persone che si servono gaslighting attaccano le basi del tuo essere.
  • Ti portano all’usura: Questa è uno degli aspetti più insidiosi del gaslighting: si fa gradualmente, con il tempo. Una bugia qui, una bugia lì, un commento tagliente ogni volta… E le manipolazioni iniziano a creare dei dubbi in te. Anche le persone più intelligenti e più consapevoli possono essere intrappolate nel gaslighting.
  • Le loro azioni non seguono le loro parole: Quando si ha a che fare con una persona che pratica il gaslighting, è meglio tener conto delle loro azioni piuttosto che delle loro parole. Le loro parole non hanno significato, sono solo parole. Il problema sta, infatti, nelle loro azioni (cosa fanno o non fanno).
  • Ti offrono rinforzi positivi per manipolarti: La persona che ti manipola ieri ti ha detto che sei inutile e che non servi a niente, ma oggi si congratula con te per qualcosa che hai fatto. Questo aggiunge un senso di disagio perché penserai: “bene, finalmente le cose non vanno poi così male! “. È una tecnica sottile e pensata nel dettaglio per destabilizzarti e, ancora una volta, farti dubitare della tua realtà. Stai bene attento a ciò per cui sei stato elogiato: questo è probabilmente qualcosa che serve allo scopo del gaslighter.
  • Sanno che la confusione indebolisce le persone: I gaslighter sanno che tutti amano sentirsi stabili ed equilibrati. Il loro obiettivo è distruggere il tuo equilibrio e farti dubitare continuamente.
  • Tentano di mettere le altre persone contro di te: I gaslighter sono maestri nell’arte di manipolare le persone e di servirsi di coloro che ti stanno accanto, per metterli contro di te. Faranno commenti come: “questa persona sa che hai torto”, o “questa persona pensa che tu sia inutile”. Tieni presente che ciò non significa che queste persone abbiano effettivamente detto queste cose: un gaslighter mente costantemente. Usa questa tecnica in modo che tu non sappia a chi rivolgersi né a chi credere. Lo sanno bene: isolarti dagli altri dà loro più potere.
  • Dirà agli altri che stai perdendo la testa: Ecco uno delle tattiche più efficaci del gaslighter: quest’ultimo sa benissimo che, se dice a tutti che hai perso la testa, gli altri probabilmente non ti crederanno quando proverai a giustificarti evocando la sua personalità.
  • Ti dirà che tutti mentono: Dicendoti che tutti mentono (la tua famiglia, i tuoi amici, i media), ti farà dubitare ancora una volta della tua realtà e delle persone che ti circondano. Non hai mai conosciuto qualcuno capace di tanta audacia e sicurezza. Quindi molto probabilmente sta dicendo la verità, giusto? No, è una tecnica manipolatoria che induce le persone a rivolgersi al gaslighter per ottenere le informazioni “giuste”.

È importante conoscere le tecniche utilizzate dai gaslighter per proteggersi al meglio!

Il Gaslighter: personalità e tipologie

La personalità del gaslighter può essere descritta come una sorta di mosaico di disturbi, dei quali nessuno predomina, tranne l’inclinazione a fingere, a mentire, ad ingannare. Ma il gaslighter è molto di più; è senza alcun dubbio una persona disturbata, che ha bisogno di frustrare ed umiliare l’altro per sentirsi qualcuno. Non possedendo delle qualità che lo soddisfino proietta sulla sua vittima) le proprie mancanze e la propria inadeguatezza, riuscendo così a sopravvivere. Il fatto che un gaslighter non sia consapevole del suo comportamento manipolatorio non rende accettabili le sue azioni. Infatti, anche se qualcuno non lo fa consapevolmente, può comunque approfittare dei benefici ottenuti quando la sua vittima diventa dipendente da lui.

Esistono tre tipologie di gaslighter:

  • L’Affascinante: ossia colui che utilizza come strumento manipolativo le lusinghe e le attenzioni, con lo scopo di avvicinare emotivamente la vittima che inizierà totalmente a fidarsi. È difficile da identificare come manipolatore, questo perché all’inizio sembrerà essere l’uomo perfetto. È importante sottolineare che i suoi comportamenti non sono messi in atto per i reali bisogni della compagna ma sono diretti unicamente a soddisfare se stesso e le proprie aspettative. Attraverso l’adulazione tenderà a scusare le sue mancanze e le sue critiche nei confronti della donna.
  • Bravo ragazzo: ovvero colui che apparentemente sembra interessarsi solo ed esclusivamente al bene della vittima, sostenendola ed incoraggiandola. In realtà tutto ciò è fatto per soddisfare le proprie necessità, interponendo i propri bisogni a quelli della compagna, riuscendo comunque a dare un’impressione opposta. Anche questa figura disorienta la vittima poiché si presenta in maniera impeccabile, è innamorato, affidabile e disponibile; la violenza che mette in atto è subdola e difficile da identificare in breve tempo, quindi sarà accondiscendente con la vittima a parole ma, in realtà, metterà in atto comportamenti freddi e scarsa partecipazione.
  • Intimidatore: è antitetico ai manipolatori precedentemente descritti in quanto mancano le caratteristiche di base quali l’attenzione e il romanticismo. Egli esprime esplicitamente la violenza con un’aggressività diretta, con continue critiche e sarcasmo. Rimprovera quindi la vittima apertamente, la maltratta e cerca di farla sentire in colpa in quanto non si comporta come lui vorrebbe. La sua intimidazione si basa sull’apocalisse emotiva, quindi urla, offese, minacce di abbandono, tutto ciò per creare insicurezze nella vittima. Molto spesso approfittano di situazioni in cui la vittima non può controbattere, ad esempio durante una cena con amici, così da rendere il tutto ancora più orribile e terrificante.

Il gaslighting nell’amore

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Molte volte la vittima del manipolatore è proprio la/il partner. La trappola, infatti, scatta quasi sempre all’interno di relazioni o rapporti coniugali malati e si caratterizza da quell’incastro vittima-carnefice nel quale persone gelose o ossessionate dal controllo, isolano il proprio partner, condannandolo a una perenne situazione di depressione e insicurezza. Si tratta di un atteggiamento di manipolazione per confondere la compagna (o il compagno) e portarla a credere ciò che è più conveniente farle credere. Ovviamente, il quadro generale è quello di una relazione tossica e il gaslighting è uno dei suoi principali ingredienti.

Questa forma di violenza psicologica è molto più diffusa di quanto si possa immaginare!

Il problema principale è che viene “somministrata” gradualmente, come un veleno, proprio per fare in modo che la compagna (o il compagno) si abitui e impari a convivere con questi dubbi e sensazioni.

La vittima: caratteristiche principali

Non è solo il gaslighter a possedere determinate caratteristiche di personalità, infatti è necessario che anche la vittima presenti specifiche peculiarità soggettive:

  • scarsa autostima;
  • vissuti di insicurezza;
  • una propensione alla dipendenza e alla fusione;
  • molto empatica, vicina ai bisogni degli altri;
  • teme la solitudine;
  • idealizza facilmente l’altro e non vuole deluderlo;
  • ha bisogno di dare un’immagine di sé sempre positiva e di essere approvata;
  • ha paura dell’apocalisse emotiva e molto spesso è riscontrabile il disturbo dipendente di personalità.

Questi elementi possono favorire l’instaurarsi di una relazione affettiva malata, a tal punto da verificarsi una situazione paradossale: la vittima ormai deumanizzata e spogliata di ogni sua consapevolezza e capacità di resistenza riconosce come suo unico sostegno e fonte di protezione il suo carnefice.

In particolare, sono tre caratteristiche principali della vittima:

  • Paura dell’apocalisse emotiva: paura della vittima di essere preda di una forte esplosione emotiva da parte del gaslighter, caratterizzata da insulti, grida, aggressività manifestata con lancio di oggetti, offese e critiche distruttive.
  • Desiderio fusionale: alcune persone tendono a vivere le relazioni amorose in un modo definito “fusionale”, ovvero il partner viene considerato indispensabile. Si tende a condurre una vita di coppia in cui ogni attività viene svolta insieme all’altro. Inoltre queste persone hanno un forte bisogno di approvazione da parte del partner, arrivando al punto di idealizzarlo. Così la vittima, pur di non contraddire il suo manipolatore, arriva a mettere in discussione la propria percezione della realtà.
  • Eccessiva empatia: è una sorta di trappola in cui la vittima può cadere. Mettersi nei panni dell’altro porterà la persona a sentire profondamente le sofferenze del partner, con il solo desiderio che queste cessino. Caduti in questo vortice inevitabilmente si tenderà a salvaguardare più l’altro che se stessi, quindi è necessario distaccarsi da questo meccanismo per prendersi cura del proprio bene.

Come affrontare il gaslighting?

Proprio per quanto detto finora, è difficile rendersi conto della situazione perversa che si vive; difficilmente si chiede aiuto, cosa ancor più vera se si pensa che diventiamo così dipendenti da isolarci anche a livello sociale per la paura di essere inadeguati o giudicati pazzi.

Difendersi da una “manipolazione” è un compito molto tortuoso e complesso, per questo motivo può rivelarsi efficace farsi aiutare da un professionista. Solo iniziando un percorso di ricostruzione della propria identità, della fiducia e del senso di sé, è possibile liberarsi da una relazione perversa e dolorosa.

Nel gaslighting, il carnefice perde qualsiasi forma di potere nel momento in cui la vittima si rende conto dell’inganno e della distorsione della realtà a cui è stata sottoposta fino a quel momento.

 

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