Il termine per indicare questa nuova generazione è nativi digitali. Coniato da Marc Prensky agli inizi degli anni 2000 e aveva lo scopo di spingere gli educatori a pensare in modo diverso sull’insegnamento e l’apprendimento.
Ѐ fondamentale il ruolo dei genitori, i quali devono dare il buon esempio. Occorre quindi sensibilizzarli, soprattutto su quali possono essere le conseguenze di un cattivo utilizzo della tecnologia.
Se, utilizzata impropriamente, può provocare seri danni.
Nei primi anni di vita, l’interazione con le persone è fondamentale per un corretto sviluppo dei bambini. Ammaliati da pc, videogames e quant’altro i bambini passano le loro giornate in modo sedentario.
Ne derivano problemi come ad esempio l’obesità. Il tempo dedicato allo sport e all’attività fisica è sempre minore. Stando in casa, da soli, i nostri bimbi a lungo andare avranno difficoltà a relazionarsi con i coetanei.
Le prove della ricerca stanno ora crescendo per confermare che le capacità superiori dei nativi digitali non sono di fatto una realtà.
Per regolare il rapporto tra bambini e tecnologia può bastare il solo cambiamento del modello di istruzione? Certo che no. La scuola e la famiglia devono remare nella stessa direzione se si vuole contrastare un minimo un eventuale sviluppo negativo della società.
Servirebbe a poco se ai bambini venisse insegnato una visione più approfondita della tecnologia e li si lasciasse giocare sempre con gli smartphone mentre si cena con i parenti.
Il rischio è quindi quello di crescere bambini sottoposti a stimoli stressanti per il cervello, estraniati dalla vita reale e fin troppo sedentari, senza neanche acquisire alcuna abilità o conoscenza utile. Forse non sono solo nativi digitali, ma è la società a renderli così legati alla tecnologia.
Viene da chiedersi: come bisogna comportarsi? Non esiste una “dose giornaliera consigliata”. Quella, semmai la possono decidere i genitori. Deve essere accompagnata dall’insegnamento dei valori e di quelle cose importanti che permettano il corretto sviluppo dei bambini.