27 Gen 2021

COVID E ANSIA: BINOMIO PERICOLOSO

COVID E ANSIA: BINOMIO PERICOLOSO

Da marzo 2020 siamo alle prese con una situazione irreale e in cui non avremmo mai immaginato di imbatterci; infatti, da allora siamo nel bel mezzo di una pandemia mondiale, che non dà segnali di resa.

La situazione sembra ora migliorare con l’avvento del vaccino, ma prima che si possa raggiungere il numero di somministrazioni sufficienti, dovranno passare molti mesi (si spera entro dicembre 2021). Dunque, dovremo combattere e convivere con il Covid-19 ancora a lungo.

ANSIA DA COVID-19

Il Covid-19 ha cambiato radicalmente la nostra quotidianità; basti pensare che tutto ciò che si faceva senza pensare, ora richiede la massima prudenza.

Questo drastico cambiamento ha provocato l’insorgenza, in alcune persone, della cosiddetta “ansia da Covid-19”. Quest’ultima è anche molto accentuata dalle notizie che trapelano dai giornali e dalle TV, che raccontano della situazione critica che li Mondo sta attraversando e di tutte le misure di contenimento (chiusure anticipate, lockdown e restrizioni).

Parallelamente all’ansia legata al Covid-19, si può annoverare la paura, ma anche una serie di sentimenti negativi che solo chi è risultato positivo può capire, come ad esempio: i sensi di colpa e la paura di aver contagiato qualcuno e di essere l’artefice del suo male.

CONSEGUENZE EMOTIVE LEGATE AL COVID-19

La forte trasmissibilità di questo virus causa la sua diffusione all’interno di famiglie e gruppi di amici ed è proprio questo che scatena il senso di colpa e l’autocolpevolizzazione di cui si è parlato prima.

Questo accade perché la persona “positiva” sente di essere la causa di eventuali altri contagi e sente di non aver rispettato le regole in modo corretto. A questo proposito la Dott.ssa Valentina Di Mattei, psicologa clinica dell’Ospedale S. Raffaele e professoressa associata dell’Università Vita Salute San Raffaele di Milano, afferma:

“Il senso di colpa ha il compito di inibire comportamenti ritenuti inappropriati, poco etici e morali, nel senso migliore del termine. Si presenta in conseguenza alla violazione di norme condivise dall’ambiente in cui si cresce e nel tempo interiorizzate (il famoso Super Io di Freud). Dunque, l’essere un veicolo di contagio può portare ad auto colpevolizzazione, rimorso e rimpianto. La possibilità di provare questo sentimento è legata in questo caso alla valutazione del soggetto di avere avuto la possibilità di agire diversamente, in modo più protetto e quindi socialmente più accettabile.”

Esso, quindi, emerge quando il “positivo” si rende conto che nei giorni passati avrebbe potuto agire in modo diverso ed in modo più cauto, ma così non è stato fatto.

Tutto questo è funzionale per il futuro, perché è da questi errori e, di conseguenza, dall’emergere di questi sentimenti negativi che l’individuo apprende e capisce come comportarsi in modo corretto nel futuro; a questo proposito, risulta disfunzionale colpevolizzarsi in modo eccessivo e auto-punirsi per non aver preso le giuste cautele in passato.

SUGGERIMENTI SU COME AFFRONTARE L’ANSIA DA COVID-19

Come può un “positivo” alleggerirsi del peso delle emozioni negative che lo inondano, quali senso di colpa e ansia? Bisogna:

  • Non colpevolizzarsi eccessivamente – come si è visto prima, il senso di colpa può essere utile per capire quali comportamenti mettere in atto in futuro, perché si è capito quali sono quelli sbagliati. A questo proposito, si deve considerare che alcune volte, non si ha il controllo degli eventi che si presentano davanti a noi, dunque, il colpevolizzarsi sull’essere stati infettati alle volte non serve, perché quel momento non era sotto il nostro controllo. Infatti, non si sa quasi mai precisamente ove si è stati infettati dal virus, in quanto è possibile solo fare delle deduzioni, ma niente di più.
  • Tollerare i giudizi negativi – i “positivi” vengono trattati come persone da evitare completamente e da cui stare alla larga per molto tempo; tutto questo causa forte ansia e senso di isolamento. Dunque, è necessario durante il periodo della malattia, resistere a questi giudizi negativi, perché tutto tornerà normale quando si guarirà, in quanto la persona tornerà sana fisicamente e i rapporti interpersonali si normalizzeranno tornando com’erano prima della “brutta notizia”.
  • Pensare e riflettere – quotidianamente si è dinanzi alla contrapposizione tra “ragione” ed “emozioni” e, in questo specifico caso, le seconde spesso si impongono sulla prima, soprattutto nei primi giorni, ma col passare del tempo è essenziale arrivare ad una razionalizzazione della situazione che porta a gestire il periodo in modo funzionale.

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