27 Gen 2021

IL SUCCESSO DI CARRIERA

IL SUCCESSO DI CARRIERA

Mentre nel precedente articolo si è parlato della carriera lavorativa e del suo mutamento fino a oggi (link), in questo ci si concentrerà sul successo di carriera. Quest’ultimo può essere definito come una serie di risultati lavorativi positivi sia da un punto di vista psicologico che lavorativo.

IL SUCCESSO DI CARRIERA: SOGGETTIVO E OGGETTIVO

Il successo di carriera soggettivo comprende una serie di giudizi degli individui sui loro successi professionali, comprese le valutazioni sull’autostima e sulle capacità (Chang, Ferris, Johnson, Rosen, & Tan, 2012) e la soddisfazione che provano nella loro carriera (Judge, Cable, Boudreau & Bretz, 1995). Esso viene generalmente misurato attraverso la soddisfazione professionale (Greenhaus, Parasuraman, & Wormley, 1990; Seibert, Kraimer, Holtom e Pierotti, 2013) o il successo professionale percepito (Heslin, 2003) e più recentemente attraverso la valutazione multidimensionale riguardante vari aspetti della carriera, come la crescita e lo sviluppo, la vita personale e l’autenticità (Shockley, Ureksoy, Rodopman, Poteat & Dullaghan, 2016).

Dunque, la variante soggettiva del successo di carriera presuppone che ognuno abbia una serie di valori, preferenze, priorità che delineano le scelte e gli obiettivi; quindi, è importante considerare che ognuno misura il proprio livello di soddisfazione riguardante la carriera lavorativa su fattori differenti e che le persone non condividono gli stessi metri di giudizio riguardo le proprie esperienze lavorative. In generale, si può dire che differenti lavoratori hanno diverse aspirazioni di carriera e attribuiscono un’importanza differente a fattori come: lo stipendio; la sicurezza lavorativa; la possibilità di apprendere; il bilanciamento tra la sfera lavorativa e quella privata/familiare; la possibilità di avere promozioni e di svolgere lavori differenti.

Il successo di carriera oggettivo è definito come osservabile direttamente dagli altri e misurabile in modo standardizzato (Arthur, Khapova and Wilderom, 2005), tipicamente valutando lo stipendio o le promozioni avute nel tempo (Dries, Pepermans, Hofmans & Rypens, 2009).

Dunque, il successo di carriera soggettivo può essere definito come la comprensione e la valutazione interiore di un individuo della propria carriera, considerando qualsiasi dimensione da lui ritenuta importante, mentre  la variante oggettiva riflette ad esempio le varie posizioni assunte nel corso della carriera lavorativa da parte di un lavoratore, il reddito individuale e lo status assunto nel tempo; tutti questi aspetti sono importanti per avere un punto di riferimento nella valutazione del movimento di un individuo nel corso delle esperienze lavorative.

RELAZIONE TRA IL SUCCESSO DI CARRIERA SOGGETTIVO E OGGETTIVO

Ci sono diverse possibilità riguardanti le direzioni dell’influenza tra il successo di carriera oggettivo e soggettivo (Abele & Spurk 2009b).

Una prima possibilità è che il successo di carriera oggettivo influenzi quello soggettivo; in questo caso quindi, il successo oggettivo potrebbe essere la base per la valutazione del successo soggettivo da parte del lavoratore, oppure alcuni autori sostengono che la percezione soggettiva del successo sia un sottoprodotto del successo oggettivo (Nicholson & De WaalAndrews, 2005). Ad esempio è stato visto che il reddito e le promozioni predicono la soddisfazione e l’atteggiamento di carriera (Gattiker & Larwood, 1989); oppure si è visto che il reddito, lo status e le promozioni predicono la soddisfazione professionale (Judge, Cable, Boudreau &  Bretz, 1995; Martins, Eddleston, & Veiga, 2002).

La direzione opposta dell’influenza è quella secondo cui l’esperienza soggettiva del successo porta a un maggiore successo oggettivo (Hall, 2002). Il successo soggettivo potrebbe agire sulla componente motivazionale del lavoratore, ad esempio rendendolo più sicuro di sé, più motivato e più direzionato nel raggiungimento dei propri obiettivi; questa componente potrebbe, nel corso del tempo, agire positivamente sul successo di carriera oggettivo. La base empirica, tuttavia, è molto limitata.

La terza prospettiva teorica riguarda l’interdipendenza (Arthur, Khapova, & Wilderom, 2005). Le persone sperimentano la realtà oggettiva, creano comprensioni e valutazioni su ciò che costituisce il successo professionale e quindi agiscono individualmente in base a queste comprensioni e queste valutazioni. Sulla base delle loro azioni ottengono dei risultati, che portano a comprensioni e valutazioni modificate, a cui seguono a loro volta altri comportamenti, e così via, creando un circolo d’influenza reciproca. L’unico modo attraverso cui ottenere conferme per l’interdipendenza tra il successo oggettivo e quello soggettivo è lo studio longitudinale, ma in letteratura non sembrano esserci.

CONCLUSIONE

In conclusione, si è visto che il successo di carriera può essere definito come una serie di risultati lavorativi positivi sia da un punto di vista psicologico che lavorativo. Esso può essere soggettivo o oggettivo e la relazione tra queste due tipologie è molto complessa e varia. Infine, sembra che la differenza tra il successo di carriera soggettivo e oggettivo sia principalmente di natura teorica (ad esempio Abele & Spurk, 2009a), dunque servirebbero ulteriori studi per approfondire questa tematica.

 

BIBLIOGRAFIA

  • Abele. A. E. & Spurk. D. (2009a). The longitudinal impact of self-efficacy and career goals on objective and subjective career success. Journal of Vocational Behavior. 74: 53-62.
  • Abele. A. E. & Spurk. D. (2009b). How do objective and subjective career success interrelate over time? Journal of Occupational and Organizational Psychology . 82 . 803 –824.
  • Arthur. M. B., Khapova. S. N., & Wilderom. C. P. M. (2005). Career success in a boundaryless career world. Journal of Organizational Behaviour. 26: 177–202.
  • Chang. C. H., Ferris. D. L., Johnson. R. E., Rosen. C. C., & Tan. J. A. (2012). Core self-evaluations: A review and evaluation of the literature. Journal of Management. 38: 81–128.
  • Dries. N., Pepermans. R., & Carlier. O. (2008). Career success: Constructing a multidimensional model. Journal of Vocational Behavior. 73(2): 254–267.
  • Gattiker. U. E., & Larwood. L. (1989). Career success. mobility and extrinsic satisfaction of corporate managers. Social Science Journal. 26: 75-92.
  • Greenhaus. H. & Wormley. W. (1990). Effects of Race on Organizational Experiences. Job Performance Evaluations. and Career Outcomes. The Academy of Management Journal. 33(1):64-86.
  • Heslin. P. A. (2003). Self- and other-referent criteria of success. Journal of Career Assessment. 11: 262-286.
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  • Martins. L. L., Eddleston. K. A., & Veiga. J. F. J. (2002). Moderators of the relationship between work–family conflict and career satisfaction. Academy of Management Journal. 45: 399–409.
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  • Seibert. S. E., Kraimer. M. L., Holtom. B. C. & Pierotti. A. J. (2013). Even the best laid plans sometimes go askew: Career self-management processes. career shocks. and the decision to pursue graduate education. Journal of Applied Psychology. 98: 169-182.
  • Shockley. K. M., Ureksoy. H., Rodopman. O. B., Poteat. L. F. & Dullaghan. T. R. (2016). Development of a new scale to measure subjective career success: A mixed-methods study. Journal of Organizational Behavior. 37: 128-153.

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