L’Arteterapia consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica dei pensieri, dei vissuti e delle emozioni. L’arte permette un’espressione diretta, immediata, spontanea, arcaica ed istintiva di noi stessi, che non passa attraverso l’intelletto.
L’Arteterapia utilizza le potenzialità, che possiede ogni persona, di elaborare creativamente tutte quelle sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole e nei contesti quotidiani. Per mezzo dell’azione creativa l’immagine interna diventa immagine esterna, visibile e condivisibile, e comunica all’altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo.
La produzione artistica, però, non avviene in completa solitudine. La propria creazione viene osservata e discussa nell’ambito di una relazione tra due persone, il terapeuta e il paziente. Ognuno ha in sé delle risorse proprie e un potenziale auto-rigenerativo che va semplicemente stimolato. L’arteterapeuta deve essere capace di cogliere il significativo, il comunicativo.
OBIETTIVI, MODALITÀ E AREE D’INTERVENTO DELL’ARTETERAPIA
L’Arteterapia solitamente viene svolta in laboratori appositi che svolgono un vero e proprio setting terapeutico. In questi laboratori l’espressione dell’arte serve sia per raggiungere una propria autoconsapevolezza ma è, anche, utile per la “cura” di situazioni problematiche.
L’arteterapeuta gioca un ruolo importante perché, come si evince dal paragrafo precedente, deve cercare di evidenziare il lato significativo e comunicativo di questa terapia, piuttosto che il lato bello nel senso estetico. L’obiettivo fondamentale è creare una relazione empatica con il soggetto, cosicché egli possa esprimersi senza filtri e non mostrare ansia da prestazione.
L’Arteterapia, con le sue tecniche ed i suoi materiali, favorisce la conoscenza di sé stessi e delle proprie potenzialità e rende possibile l’integrazione di tutte le risorse di cui disponiamo per poter vivere meglio; svolge, quindi, la funzione non solo di trattamento di malattie, ma anche di trasformazione, evoluzione e crescita dell’individuo, consentendoci di credere ed essere fiduciosi nelle capacità che tutti quanti noi possediamo. Nello specifico, permette di:
- migliorare le proprie capacità comunicative, affettive e relazionali, così da avere una crescita personale;
- riconoscere la propria emotività, così da entrare in sintonia con il proprio mondo interiore;
- “avvicinarsi” al proprio disagio, in modo tale da capire le proprie sofferenze rielaborandole in una nuova e personale chiave;
- nel caso in cui la terapia venga effettuata in gruppo, cercare di condividere i propri stati interiori con gli altri così da creare uno spazio comune di riflessione.
L’obiettivo, quindi, dell’arteterapia non è tanto il prodotto artistico, piuttosto il percorso che l’utente attiva per raggiungere tale prodotto.
Le aree di intervento dell’Arteterapia sono essenzialmente tre:
- Area Terapeutica;
- Area Riabilitativa;
- Area Preventiva ed Educativa.
IL LABORATORIO DI ARTETERAPIA
Questo particolare tipo di laboratorio mette a disposizione uno spazio ampio e molto luminoso, che rispetta tutte le regole del setting terapeutico: lo spazio ed il tempo sono ben definiti, e tutto ciò che accade all’interno di essi acquisisce un significato che facilita la comprensione del paziente. Inoltre, può essere un luogo ricchissimo di stimoli in cui si trova di tutto (carta, matite, colori, das, stoffe, lane, legno, farina, teli, burattini, strumenti musicali) oppure può anche essere uno spazio vuoto, libero da stimoli, da riempire come si vuole.
Nel laboratorio, su indicazioni dell’arteterapeuta, ci si può dedicare:
- alle arti visive – si può disegnare, colorare, modellare das o creta, utilizzare fotografie o filmati;
- alla musicoterapia – si può ascoltare musica per favorire una maggiore attivazione o il rilassamento;
- alla danzaterapia – si può imparare a liberare il corpo consentendogli di esprimere pensieri, emozioni e sentimenti;
- alla teatroterapia – che permette di comunicare con il corpo e con la voce, di osservare il mondo con gli occhi di un altro e di giocare con ciò che è finzione e ciò che è verità;
- al gioco – si propongono i giochi che fanno i bambini: rubabandiera, nascondino, lanciare la palla, ecc. Il gioco allena il bambino (e anche l’adulto) alla vita e gli permette la ricerca del sé, di un sé corrispondente ai propri bisogni.
Ed è sempre nella direzione del gioco che viene svolto il lavoro nei laboratori artistici, affinché l’Arteterapia sia vissuta come un’attività “ludica e divertente” che accompagna l’individuo in uno dei viaggi più affascinanti dell’uomo: la scoperta di se stessi.