In questa società “liquida” caratterizzata da continui cambiamenti è possibile avere dei punti di riferimento per la propria carriera lavorativa?
Per carriera senza confini si intende l’insieme dei movimenti oggettivi che la persona fa tra posti di lavoro diversi. Invece, per carriera mutevole si intende l’esigenza di considerare il lato soggettivo della carriera, delineando il concetto di sé professionale.
Qual è la bussola per potersi orientare nel mondo del lavoro?
Edgar Schein si è interrogato su come le persone possano assumere un ruolo attivo nella gestione della propria esperienza lavorativa ed ha sviluppato il concetto di ancora di carriera per identificare le proprie priorità lavorative. Con il progredire dell’esperienza di lavoro, le persone acquistano un quadro sempre più realistico dei propri talenti, bisogni e valori, e tale conoscenza inizia ad agire come vincolo nelle successive prese di decisione.
Secondo Schein, sono necessari da 5 a 10 anni affinché una persona possa acquisire una conoscenza approfondita di sé, individuando le proprie esigenze e priorità.
Quali sono la ancore di carriera?
Diversi studi hanno condotto alla definizione di dieci ancore di carriera:
1. L’ancora tecnico-funzionale: implica l’importanza di sviluppare conoscenze sempre più approfondite nel proprio ambito.
2. L’ancora manageriale: è connessa alla scalata gerarchica e alla gestione di decisioni importanti.
3. L’ancora della creatività: implica lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
4. L’ancora di autonomia: ha come priorità l’autonomia nella gestione dei ritmi.
5. L’ancora di sicurezza: ha come priorità il sentirsi sicuri e stabili.
6. L‘ancora di occupabilità: pone in rilievo l’importanza di avere un lavoro.
7. L’ancora di internalizzazione: si concentra sull’importanza dello scambio culturale.
8. L’ancora dello stile di vita: pone l’attenzione sull’integrazione tra carriera lavorativa e bisogni personali.
9. L’ancora di servizio: attribuisce rilievo alla possibilità di migliorare la società.
10. L’ancora di pura sfida: si focalizza sulla competizione.
Conclusione:
In un clima di flessibilità lavorativa, precariato e incertezze, conoscere la propria ancora di carriera vuol dire avere un potente strumento di orientamento. Inoltre, conoscere la propria ancora significa orientare la propria carriera verso obiettivi precisi e coerenti con il proprio sé professionale.