Le donne, nella dimensione politica, sono imprigionate all’interno di una comunicazione double bind. Infatti, quando si comportano e si vestono secondo i modelli femminili, potrebbero essere viste come poco competenti nella sfera politica, venendo percepite come giocatrici soft. Invece, quando rifiutano il tipico look femminile, la loro performance è definita più competente e vengono percepite come giocatrici hard, ma è come se rifiutassero il cambiamento di genere.
Inoltre, diverse ricerche hanno dimostrato come le persone creano delle inferenze a partire dalle caratteristiche di tipo fisico per, poi, arrivare a fare delle attribuzioni sui tratti di personalità, abilità e stati emozionali. Questo vale soprattutto per le donne che vengono giudicate in base all’estetica. A tal proposito, è possibile riflettere sul ruolo che ha avuto, all’interno della politica tedesca, la cancelliera Angela Merkel e sui commenti a riguardo. Durante la sua ascesa al potere, i commentatori non hanno esitato nel definirla “uomo d’onore”.
Che cosa determina l’associazione del potere al concetto di “uomo forte”?
La politica è di solito associata al concetto di “uomo duro e dominante”. Tuttavia, lo stereotipo dell’uomo forte e dominante implica delle conseguenze negative anche per l’uomo che non può esprimere determinate emozioni per non rompere l’idea “dell’uomo duro”. Agli uomini è chiesto di non apparire vulnerabili e, a tal proposito, alcuni studi hanno dimostrato che dietro la loro rabbia, in realtà, si nascondono altre emozioni come la tristezza e la paura.
Conclusione
I sistemi di credenze che supportano il legame tra uomo duro e potere creano un ambiente malsano per tutti. Ogni persona deve poter mostrare le proprie emozioni, determinazione, vulnerabilità e coraggio senza dover andare incontro a dei giudizi connessi agli stereotipi di genere.
È evidente come sia necessario sviluppare la propria identità scegliendo come comportarsi senza dover essere ingabbiati in una categoria o ruolo sociale, partendo da ciò che è buono per sé. La femminilità e la mascolinità sono degli artefatti culturali che si costruiscono sulla base di norme sociali e contestuali; pertanto, possono essere modificati con una giusta formazione, soprattutto nello scenario politico.