09 Giu 2021

WELFARE AZIENDALE: COS’È E PERCHÈ FA FELICI DIPENDENTI E AZIENDE

WELFARE AZIENDALE: COS’È E PERCHÈ FA FELICI DIPENDENTI E AZIENDE

Per welfare aziendale si intende l’insieme di iniziative, beni e servizi messi a disposizione dall’impresa come sostegno al reddito per accrescere il potere di spesa, la salute e il benessere del lavoratore con contratto a tempo indeterminato.

In questa particolare fase di emergenza sanitaria legata al Covid-19, tra smart working e graduale ripresa delle attività produttive in sede, le aziende sono chiamate a un nuovo senso di responsabilità e a fare del welfare una strategia a tutto campo. I dipendenti costituiscono il vero patrimonio di ogni azienda soprattutto su un mercato dove le risorse più qualificate sono scarse e la motivazione e la fidelizzazione del lavoratore sono essenziali. Un welfare aziendale evoluto e personalizzato permette alle aziende di rafforzare la propria immagine come datore di lavoro (employer branding), di attrarre talenti e ridurre il turnover. Le tecnologie digitali sono lo strumento chiave per supportare questo ruolo attivo da parte delle organizzazioni nella tutela della salute e della soddisfazione dei dipendenti. Il welfare aziendale è per definizione un tentativo di risposta ai bisogni dei lavoratori e può e deve avere un ruolo anche in questo difficile periodo. Per queste persone il welfare aziendale può diventare un aiuto inaspettato da parte del datore di lavoro. Non è lo stesso welfare aziendale della situazione ordinaria, ma una sorta di welfaredi crisi. Maggiore spazio può essere dato alle soluzioni di assistenza sanitaria, alle misure per la cura dei figli, alle somme per il rimborso delle spese sostenute per la cura degli anziani e delle persone non autosufficienti, ai buoni multiservizi utili all’acquisto dei beni di prima necessità e all’assistenza psicologica gratuita. Nella fase di ripartenza dopo la crisi coronavirus il welfare aziendale diventa più che mai vicinanza alle persone, ascolto delle loro esigenze differenziate, attenzione alle loro ansie e incertezze sul futuro, sicurezza psicofisica nella presenza in sede. Un nuovo welfare aziendale supportato dalle tecnologie porta vantaggi sia ai dipendenti che alle imprese, grazie all’aumentata attenzione alle misure di prevenzione e tutela della salute e del benessere delle persone, ai risparmi di tempo e di costi e all’aumento di produttività, coinvolgimento e retention delle risorse umane.

Come funziona il welfare aziendale e perchè conviene

Tra i benefit per i dipendenti possono essere considerati i servizi di “welfare familiare”, come asili nido, colonie estive e spese scolastiche, le prestazioni di “utilità sociale” con finalità educative, ricreative, di assistenza sociale e sanitaria, nonché la previdenza complementare e le casse sanitarie. Uno dei vincoli è che siano erogati a tutti i dipendenti, o a categorie omogenee degli stessi. Ma se pensiamo ai costi e benefici del welfare, la bilancia pende dalla parte dei benefici sia per l’azienda che per il dipendente, che ne traggono un vantaggio reciproco. Un piano di welfare aziendale prevede infatti servizi che riducono il cuneo fiscale sia per l’azienda che per il dipendente, aumentando al contempo il potere d’acquisto di quest’ultimo e incidendo su fattori come clima aziendale e conciliazione famiglia-lavoro, con benefici misurabili sulla produttività aziendale.

I vantaggi per le aziende

Le iniziative di welfare aziendale agiscono sul livello di engagement dei dipendenti, cioè sul loro livello di ingaggio, di motivazione al lavoro e, di conseguenza, sulla loro produttività, perché se sono più soddisfatti sono anche più disponibili a impegnarsi e a produrre secondo i tempi e gli obiettivi dati. I benefici per le aziende sono molteplici: si abbassano anche i livelli di assenteismo, i tempi di rientro dai congedi facoltativi e si riduce il turnover perché l’azienda favorisce la conciliazione dei tempi di cura e tempi di lavoro. Inoltre, il clima che tende a crearsi in ufficio, positivo e collaborativo, si riflette anche sull’employer branding, cioè sull’attrattività dell’impresa come posto di lavoro. Inoltre, con la conversione dei premi di produttività in servizi di welfare l’impresa viene alleggerita del carico fiscale grazie alla deducibilità dei costi. Infine, la disponibilità oggi di piattaforme digitali, con una gestione da parte di terzi che stipulano gli accordi con i fornitori di servizi, sgrava ulteriormente l’azienda della gestione operativa dei suddetti servizi.

I vantaggi per i dipendenti

I vantaggi per i collaboratori non si limitano all’aspetto puramente economico: il supporto al miglioramento del cosiddetto work-life balance, la conciliazione tra lavoro e vita privata, grazie a una pianificazione efficace delle attività e a una maggiore flessibilità oraria è sicuramente uno dei benefici più apprezzati. La consapevolezza che l’azienda prenda a cuore il benessere psicofisico contribuisce a motivare i collaboratori e farli sentire più apprezzati, con una diminuzione consistente dei livelli di stress e un clima aziendale decisamente più collaborativo. In questo circolo virtuoso, il raggiungimento degli obiettivi si verifica con maggiore facilità, generando ulteriori riconoscimenti.

Come migliorare la qualità della vita in azienda?

Innumerevoli sono le azioni che è possibile compiere per migliorare la qualità della vita in azienda, come ad esempio:

– Riconoscere e premiare gli sforzi profusi dai propri collaboratori: Ripartire dal riconoscimento significa osservare sistematicamente le performance dei collaboratori, identificando e valorizzando i comportamenti virtuosi e conseguentemente indirizzando gli approcci futuri.

– Introdurre orari di lavoro flessibili: dare la possibilità di rimodulare la giornata lavorativa standard e sperimentare alcuni meccanismi di telelavoro è di grande supporto alla qualità della vita.

– Favorire la mobilità sostenibile: Per supportare la qualità della vita al lavoro, l’azienda può organizzare o agevolare operazioni di car-sharing tra colleghi e fornire strumenti di agevolazione alla mobilità, contribuendo attivamente all’incremento della sostenibilità ambientale.

– Supportare la famiglia: Qualunque misura a favore della famiglia, fulcro fondamentale della vita privata di ognuno, è sicuramente una mossa vincente. Alcuni esempi possono essere la già citata flessibilità oraria, la possibilità di rimodulare il proprio contratto (introducendo il part-time), l’offerta di baby-sitting o asilo aziendale.

Attraverso queste azioni “chiave” sarà possibile favorire, anche in relativamente poco tempo, un clima aziendale migliore, un maggiore coinvolgimento dei collaboratori e una performance ottimale dell’organizzazione stessa.