06 Lug 2016

Dall’idea alla comunicazione: facciamo conoscere la nostra impresa [08]

Scrivere un'idea imprenditoriale
Scrivere un’idea imprenditoriale

Due luglio, il corso di Psyche at work per operatori all’infanzia è giunto al termine.

A chiudere i lavori un altro modulo tecnico, quello tenuto dal’Ing. Fulvio Iavernaro che spiega alle corsiste come mettere nero su bianco la propria idea imprenditoriale e presentarla agli uffici preposti per avere dei finanziamenti pubblici o un semplice accesso al credito.

 

Nel dettaglio, sono stati analizzate due tipologie di presentazione: una è la stesura del classico business plan, uno strumento dettagliato che parte dall’analisi dell’iniziativa e man mano allarga la visuale alle competenze dei proponenti, al mercato di riferimento con l’analisi dei servizi già presenti, passa per l’analisi della concorrenza e giunge alla fattibilità economica e alla sostenibilità del progetto generale. Questa tipologia di presentazione è richiesta dai bandi regionali NIDI e MICROCREDITO, mentre a livello nazionale ci sono i bandi di INVITALIA: MICRIMPRESA E PRESTITO D’ONORE.

Business Model CanvasL’altra è la stesura del modello CANVAS, essenzialmente simile nelle linee giuda, presenta differenti blocchi di interesse, richiede minore dettaglio e approfondimento perché usa un linguaggio visuale, ovvero consente già visivamente di rappresentare il modo in cui l’azienda crea, distribuisce e produce valore. Ha un taglio maggiormente centrato sul mercato e sui servizi da offrire. Mira a rendere esplicita la possibile sostenibilità economica dell’idea aziendale nel tempo. Questa tipologia di intervento viene richiesta per avere accesso ai finanziamenti del nuovo bandi regionale PIN.

marketing e comunicazione
marketing e comunicazione

Una volta analizzata la possibilità di fare impresa, è necessario saper comunicare la propria realtà imprenditoriale, far conoscere al mondo che esistiamo, che siamo competenti e che possiamo offrire servizi per un determinato target. Tutto questo è stato affrontato in aula da Mirco Peragine, esperto in marketing e web communication. La domande principali sono: cosa voglio comunicare? a chi? Praticamente qual è il mio target di riferimento, dove posso intercettare i miei consumatori. E si passa dunque dalla campagna pubblicitaria classica a quella on line con l’utilizzo competente di social network e siti web.

Ad esempio, quando vedete un post pubblicitario su Facebook, qual è il primo elemento della comunicazione che attira la vostra attenzione? Cosa, secondo voi, rende una comunicazione pubblicitaria efficace sia on line che off line? Credete che ci siano delle differenze tra i due modi di fare pubblicità?

Siamo curiosi di sapere la vostra idea, potreste scoprire dei trucchetti per catturare l’attenzione dei vostri amici e clienti.

Inoltre, ricordiamo che gli esperti sono a vostra disposizione per rispendere a quesiti e per offrirvi al vostra consulenza sia per la presentazione di progetti, sia per la realizzazione di campagne di comunicazione efficaci.

Vi aspettiamo on line

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