17 Nov 2016

Bambini a tavola: rieducare alla corretta alimentazione! [20]

Siamo stati a lezione di alimentazione per l’infanzia. La Dott.ssa Marika de Tullio ci ha parlato degli alimenti per l’infanzia partendo dalla situazione reale che vede oggi coinvolti genitori e figli.

14502891_648083905349484_8890649755875848138_nSiamo soliti pensare che il miglioramento generale delle condizioni economiche abbia rivoluzionato il nostro modo di vivere in positivo, anche le nostre abitudini alimentari. Riavvolgendo il nastro però, ci rendiamo conto di come i cibi pronti, raffinati e confezionati abbiano invaso le nostre tavole e abbiano drasticamente cambiato il modo di alimentarci, il nostro e quello dei nostri bambini. La cara dieta mediterranea che prevede l’alternanza di legumi, cereali, frutta e pesce, viene oggi sostituita da pasti rapidi, spesso ricchi di proteine e grassi.

Quello che ci induce a preferire un alimento confezionato ad  uno fresco è la mancanza di tempo dei genitori e la scarsa informazione sugli alimenti che stiamo mettendo in tavola . Difficilmente ci soffermeremo  a leggere una etichetta e a capire cosa realmente stiamo offrendo al nostro bambino. Lasceremo scegliere al claim pubblicitario più orecchiabile l’alimento più sano per il nostro bambino.

Di fatto, se le preoccupazioni verso un bambino che non mangia sono sempre in primo piano, scarseggiano le attenzioni dei genitori verso bambini che invece mangiano troppo. I chili di troppo in età infantile aprono la strada al rischio di importanti problemi di salute, che possono manifestarsi anche nel corso dell’adolescenza, nonché compromettere il benessere nell’età adulta. Un bambino che è già in sovrappeso in età pediatrica sarà, con molta probabilità un adulto obeso e tenderà a sviluppare patologie metaboliche.

Le statistiche dicono che circa il 30% dei bambini italiani è in sovrappeso: si tratta della percentuale più alta tra quelle registrate nel resto dell’Europa. Da una indagine di OKkio alla salute (sistema di monitoraggio finalizzato alla raccolta di informazioni sulle abitudini alimentari e sull’attività fisica dei bambini) è emerso che 8 bambini su 10 eccedono nel consumo di calorie nella sola merenda mattutina. A livello ministeriale, molto si è fatto in questi ultimi anni. La sensibilizzazione verso il consumo di frutta fresca anche a scuola e il proliferare di progetti salute è già un grosso passo in avanti. Nonostante questo il 35% dei genitori di bambini in sovrappeso non ritiene preoccupante l’eccesso poderale del figlio e non mette in atto strategie specifiche per rieducare il bambino ad una corretta alimentazione.

Come sappiamo gli attori del processo educativo sono sia i genitori, ma anche le persone che hanno il compito di prendersi cura del bambino nelle sue fasi di crescita e socializzazione.

In questo senso, nel corso per operatori all’infanzia, il modulo sulla corretta alimentazione pediatrica mira a formare i futuri educatori anche dal punto di vista alimentare. Con il certificato HACCP, vi offriamo gli strumenti per lavorare e conservare il cibo. Con il modulo sull’alimentazione per l’infanzia vi abbiamo  insegnato a riconoscere gli alimenti dannosi per i bambini, a mettere da parte i claim pubblicitari, a leggere con consapevolezza l’etichetta dell’alimento e ad educare i bambini alla corretta alimentazione.

07 Giu 2016

Alimentazione e cure per l’infanzia [04]

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Come da programma sabato scorso si è concluso anche il modulo sulla sicurezza alimentare per bambini e sulle malattie pediatriche. In aula due autorevoli docenti, la Dott.ssa Marika de Tullio che ha parlato di alimenti per l’infanzia, igiene e sicurezza alimentare e il Dott. Saverio Cramarossa che ha illustrato le principali patologie dell’infanzia, la prevenzione dei rischi e i cenni di primo soccorso.

Due argomenti molto interessanti, che abbracciano in maniera trasversale due mondi affini tra loro: quello dell’assistenza all’infanzia e quello delle mamme.

Introduciamo gli argomenti partendo da una domanda generale: cosa sono gli alimenti per l’infanzia?

E ancora: quali sono gli alimenti per la prima infanzia e quali quelli per l’infanzia?

 

Distinguiamo le due categorie: la prima infanzia va da 0 a 12 mesi di vita del bambino.

Gli alimenti per l’infanzia, invece, si riferiscono ai bambini di età compresa tra il primo anno di vita fino ai tre anni compiuti. Scendendo nel dettaglio, vengono conosciuti come alimenti per la prima infanzia (da zero a sei mesi) e alimenti di proseguimento (da sei mesi a tre anni).

La distinzione è necessaria proprio per la particolarità degli elementi riscontrati in queste differenti classi di alimenti. L’Italia  presta molta attenzione alla certificazione degli alimenti e dei contenuti degli stessi, sia in termini di agenti allergici sia come elementi contaminanti. Durante il corso è stato insegnato alle corsiste a leggere bene l’etichetta in modo tale da riconoscere la vera natura dell’alimento che si intende somministrare, andando oltre il messaggio pubblicitario che spesso presenta lo stesso alimento come altamente funzionale e ricco di elementi naturali e salutari.13329428_593988494092359_7448507769906506230_o

Si pensi al comune formaggino.  Spesso i bambini ne sono attratti, complici anche i jingle delle pubblicità che li incuriosiscono. Si pensi però alla presenza dei sali di fusione  che hanno appunto lo scopo di rendere la massa casearia in alimento solido. La sola presenza di questi agenti rende l’alimento non propriamente adatto ai bambini di età compresa tra i sei e i dodici mesi.

E di esempi del genere ce ne sono parecchi, in qualsiasi categoria alimentare: dalla pasta ai biscotti, dallo yogurt alla frutta in vasetto. Per questo è opportuno saper leggere l’etichetta, conoscere le sigle con cui vengono citati determinati componenti aggiuntivi, si tratti  solo conservanti e coloranti.

Ulteriore approfondimento è stato dedicato al latte e alle tecniche di svezzamento. Partendo dalle indicazioni sulla somministrazione delle poppate e sui metodi di svezzamento forniti dall’OMS, si sono analizzati due differenti approcci: lo svezzamento classico e l’auto svezzamento.

Ad esempio, voi mamme, che tipologia di svezzamento avere preferito per il vostro bambino?

Quella classica dal quarto- sesto mese in poi con classiche pappe proposte ad orari prestabiliti, o avete preferito l’auto svezzamento aspettando che fosse il bambino a chiedere di poter assaggiare un determinato alimento una volta seduto a tavola con voi?

13392298_594249107399631_5972279201749362322_oIl dottor Cramarossa, ha illustrato i  vari approcci definendo comunque quali sono le regole generali per lo svezzamento. Ha sottolineato come “in ogni caso è il  periodo che intercorre tra il 4° e il 6° mese il  periodo in cui il sistema immunitario intestinale tende a riconoscere come “amici” gli alimenti riducendo (ma non azzerando!) il rischio di sviluppare intolleranze alimentari.”

Alle corsiste sono state fornite anche indicazioni sulla frequenza settimanale con cui proporre degli alimenti sia in fase di svezzamento che in fase di mantenimento e su come cucinare gli stessi a seconda dell’età dei bambini.

Ad esempio, durante il primo anno di vita per i bambini è consigliata una alimentazione iposodica. Molte mamme continuano ad evitare l’aggiunta del sale nella cottura della pasta fino al secondo anno di vita.

Voi mamme e operatrici ritenette corretta questa scelta?

Il modulo si è concluso con un approfondimento sulle malattie esantematiche e sulle principali patologie pediatriche. È opinione comune che durante il primo anno d’asilo i bambini, venendo a contatto tra loro, siano più esposti al contagio facendo spesso verificare delle vere e proprie epidemie scolastiche.

Il dottor Cramarossa ha edotto le coriste sulla sintomatologia di ciascuna patologia, sulla specificità di ognuna, sulle terapie e sugli eventuali farmaci da somministrare, sempre previo consulto pediatrico.

Salvaguardare la salute dei bambini è il nostro principale obiettivo. Durante questo corso abbiamo coinvolto esperti che hanno messo a disposizione le loro competenze per formare personale qualificato e competente in materia.13350495_594247467399795_734334650233913328_o

Le vostre opinioni e le storie di vita ci aiutano a completare il lavoro intrapreso fin qui e ci offrono spunti per ulteriori approfondimenti.

Per questo l’opinione di ciascun lettore diventa essenziale in questa fase del percorso.

Anche le stesse corsiste e i docenti avranno modo di interagire e di approfondire specifiche tematiche affrontate in aula.

 

Miriamo ad essere migliori e i vostri contributi, dubbi, domande e storie di vita, di fatto, ci aiuteranno ad esserlo.

Staff@Psyche at Work

31 Mag 2016

Dove mangia mio figlio [03]

Corso per operatore all'infanzia - Il sistema HACCP, MANIPOLAZIONE DI CIBI E BEVANDE
III MODULO: Il sistema Haccp, manipolazione di cibi e bevande

Si sa, il tema della sicurezza alimentare è sempre molto caldo, diventa incandescente quando i protagonisti del dibattito diventano le mense e in particolar modo le mense per bambini.

Ogni mamma si interroga in maniera costante su come e cosa il suo figlio ingerisce durante l’orario scolastico, sulla pulizia degli ambienti, sulla qualità degli alimenti e sulle reali condizioni di igiene dei luoghi e delle persone che prestano servizio nelle mense.
Per offrire delle garanzie reali a ciascuna mamma e a tutti gli utenti delle strutture socio educative, il corso di operatore all’infanzia giunto al terzo modulo, ha dedicato due giornate alle norme che garantiscono la sicurezza alimentare e l’igiene nei luoghi di lavorazione e somministrazione degli alimenti. Il tutto finalizzato al conseguimento dell’attestato di Haccp che di fatto rende responsabili, ma anche operatori certificati, le corsiste che si apprestano ad avviare strutture per l’infanzia o che intendono ampliarne le attività ed i servizi offerti in realtà già esistenti.

Corso per operatore all'infanzia
Corso per operatore all’infanzia – Il sistema HACCP, MANIPOLAZIONE DI CIBI E BEVANDE

Diventare operatori certificati rende ciascun corsista responsabile del cibo sia dal momento della consegna fino alla somministrazione.

Una presa di responsabilità che impone all’operatore di lavorare secondo le procedure stabilite dalla norma, che lo vede responsabile della  propria persona e di tutto lo staff che sarà chiamato ad affiancarlo dalla preparazione alla somministrazione degli alimenti.

Riprendendo i principi sui quali si basa l’elaborazione del piano Haccp, riusciamo a capirne la particolare importanza e la necessità che, un corso qualificante come quello in corso, abbia un modulo così importante al suo interno anche questo finalizzato a rendere servizi qualitativamente adeguati alle esigenze dell’utenza.

Conoscere i rischi dei potenziali alimenti, individuare i punti in cui possano verificarsi dei rischi per gli alimenti, mettere in campo procedure di controllo e sorveglianza dei punti critici e dell’igiene, evitare contaminazioni crociate, eliminare o ridurre al minimo i rischi da contaminazione batterica sono solo alcuni dei principi sopra citati. Considerato poi il numero crescente di intolleranze e allergie alimentari, tener fede alle procedure per evitare la contaminazione è opportuno ed estremamente necessario.

Anche in questo caso, quello che viene richiesto è un approccio altamente professionale. Saper leggere una bolla di consegna, utilizzare solo prodotti tracciati e di cui è possibile rintracciare la provenienza, controllare la filiera sono i passaggi di base che garantiscono la qualità degli alimenti lavorati e riducono il rischio di lavorare e somministrare alimenti con alti indici di rischio di tossinfezioni.

Questo è quello che noi riteniamo essenziale per la salute dei bambini.

Ci piacerebbe capire, voi mamme, con quali criteri scegliete le strutture a cui affidare i vostri figli?

Quali sono le garanzie che ricercate in una struttura per l’infanzia?

Che tipo di struttura preferite per i vostri bambini? Strutture con mense interne o strutture che offrono il servizio mensa convenzionato con centri cottura?

Cosa potrebbe rendervi più tranquille in tema di sicurezza alimentare e di igiene?

All’interno del corso è stato programmato anche un modulo destinato all’alimentazione nell’infanzia, vi invitiamo a seguirci per capire cosa gli esperti consigliano per l’alimentazione dei bambini nei primi anni di vita.