30 Nov 2016

Hai una idea? Scriviala in un post-it

business model canvasTanti piccoli post-it gialli. Oggi creare impresa è facile come attaccare un post-it, ovviamente al posto
giusto.
In aula Francesco Schettini ci insegna a rendere impresa un sogno, una idea. Ci suggerisce percorsi
innovativi, ci aiuta a capire di cosa ha realmente bisogno il territorio e ci offre anche strumenti per avere
accesso ai finanziamenti della Regione Puglia che già da qualche hanno vedono protagonisti i giovani e le donne.
La parola d’ordine è innovare: mettere su carta idee nuove, fresche semplici da realizzare,
sostenibili nel tempo. La burocrazia è diventata snella, avere accesso ad un finanziamento è facile. Il bando
PIN, nella fase preliminare chiede semplicemente di identificare un gruppo informale, di descrivere l’idea
come se fossero appunti su un grande tabellone e di indicare i costi a forfait.
In classe, le corsiste si sono cimentate con la compilazione di un modello Canvas, previsto dal bando PIN
Puglia, destinato all’avvio di un aAgriNido, struttura destinata ai più piccoli pensata per valorizzare il legame
con la terra, con la natura. I bambini imparano il rispetto della natura, capiscono la diversità delle specie e
l’alternarsi ciclico delle stagioni compiendo, ogni giorno e con qualsiasi condizione metrologica, attività
all’aperto. Perchè non esiste un cattivo tempo, esiste un cattivo equipaggiamento. E in queste strutture
imparano anche a fronteggiare gli imprevisti, imparano che il sole non è sempre amico dell’uomo e che la
pioggia permette al seme di crescere e diventare pianta.

business model canvasPsyche at work è fiera di poter offrire sul territorio consulenze in questo settore. Ha sposato la logica
innovativa della Regione Puglia e sta organizzando,per il 2017, incontri tematici che fungano sia da
incubatore di idee, sia da apripista per la realizzazione di progetti innovativi sfruttando i finanziamenti
regionali.
E in questo le donne hanno una chance in più. Le politiche attive, europee, nazioni e regionali mirano allo
sviluppo dell’imprenditoria femminile. Hanno come obiettivo quello di ridurre il gap tra occupazione
maschile e occupazione femminile. Basti pensare che, uno dei motivi per i quali le donne hanno difficoltà ad
essere inserite nel mondo del lavoro è legato all’assenza di servizi per l’infanzia. Quei pochi esistenti sul
mercato, hanno prezzi poco accessibili alla classe media proprio perchè non godono di una giusta
concorrenza.

Innovare ed incrementare servizi all’infanzia permetterebbe ad alcune donne di essere imprenditrici e ad
altre di ricoprire mansioni in realtà imprenditoriali già avviate.
E se il trend registrato da Unioncamente registra al 30 settembre del 2016 un incremento delle imprese
femminili nei registri delle Camere Di Commercio, vuol dire che la sfida è stata colta e i primi risultati si
stanno registrando.

Noi siamo dalla vostra parte, vogliamo aiutarvi a rendere concreto il vostro sogno. E se non verrà finanziato,
pazienza! Almeno ci avrete provato.
Continuate a seguire il nostro blog, per leggere i racconti delle nostre giornate. Nella sezione news del
nostro sito troverete eventi e informazioni utili per accedere ai finanziamenti e sulla nostra pagina
Facebook potrete seguire le tutte le attività. Inoltre, in via Calefati 177, troverete uno staff pronto ad
ascoltare ogni vostra esigenza e a lavorare al vostro fianco.

23 Nov 2016

Bando Master per l’internazionalizzazione delle imprese

L’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la Regione Puglia, organizzano il Master per l’internazionalizzazione delle imprese “CORCE PUGLIA” – riservato ad un massimo di 20 vincitori delle prove di selezione di cui al presente bando.
Obiettivo del Master è quello di formare esperti nei processi di internazionalizzazione che, inseriti presso aziende manifatturiere o di servizi, avranno la responsabilità dello sviluppo delle attività sui mercati esteri.
Le principali attività che tale figura svolge in azienda riguardano la gestione e l’incremento del portafoglio clienti, il coordinamento di agenti e distributori, la selezione di fornitori, l’individuazione di potenziali partner per operazioni di investimento o la stipula di accordi di collaborazione industriale, la gestione autonoma delle trattative commerciali, la partecipazione a fiere di settore e l’interfaccia con l’ufficio marketing.
Il candidato ideale è proattivo, flessibile, dinamico, disponibile a frequenti trasferte, capace di lavorare in gruppo e proteso ad un approccio interculturale del business.
Il Master, a tempo pieno, con frequenza obbligatoria e della durata complessiva di circa un anno, con eventuali intervalli tra le varie fasi, prima degli esami e nei periodi di festività, inizierà a marzo 2017, avrà luogo in Puglia (sede da definire) e si articolerà in:

  • una fase d’aula di quattro mesi comprensiva di uno study tour collettivo;
  • uno stage aziendale di due mesi;
  • uno stage all’estero di due mesi.

Inizio, termine e durata delle attività potranno subire modifiche per esigenze didattiche e organizzative.
La fase di formazione in aula avrà luogo in Puglia. La sede sarà comunicata ai vincitori.

Domande di ammissione e termine di presentazione
La domanda di partecipazione, redatta in carta semplice, dattiloscritta o stampatello, conformemente allo schema accluso al presente bando, dovrà essere debitamente compilata, con firma autografa e spedita a mezzo raccomandata A/R entro il 12 dicembre 2016 (data di scadenza del presente Bando), al seguente indirizzo: ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – Ufficio Servizi Formativi – Via Liszt 21 – 00144 Roma. […]

Scarica il Bando completo – [Scarica  .pdf  – 622 Kb]

22 Nov 2016

Primo soccorso pediatrico

primo soccorso pediatricoSabato mattina nella sede di Psyche at work abbiamo imparato a salvare la vita ai bambini di età compresa tra zero e quattordici anni. Una vera e propria esercitazione su manichini rappresentanti le differenti età.
Gli esperti dell’IRC ci hanno insegnato cosa fare in caso di emergenza pediatrica, cosa possiamo fare quando i nostri bambini stanno male. Generalmente si persa che in situazioni come questa sia il panico a farla da padrone; panico che non ci permetterà di fare nulla di utile.

 

È un concetto sbagliato, il panico ci assale quando non sappiamo cosa fare. Dopo le esercitazioni siamo perfettamente in grado di riconoscere una situazione di emergenza e di mettere in atto semplici manovre salvavita.
Il corso per il primo soccorso pediatrico è destinato a mamme, papà, tate, baby-sitter e nonni. Si rivolge a tutti coloro che quotidianamente si prendono cura dei bambini. La prerogativa essenziale è quella di salvaguardare la loro vita e non permettere che un gioco o un boccone possano irrimediabilmente arrecare danni. L’importanza di tale esercitazione ce la danno i numeri dell’Istat: nel 2015 il 27% delle morti classificate come “accidentali” nei bambini da 0 a 4 anni avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di corpi estranei. Passando nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali. Nella fascia di età tra 0 e 4 anni, l’inalazione di corpi estranei è la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali.
Trasformando le percentuali in valori assoluti, risulta quindi che ogni anno in Italia si verificano in media 450 casi di inalazione di corpi estranei, di cui il 60% (270 casi) riguarda bambini. Nonostante ciò, nel nostro Paese molte scuole elementari ed asili pubblici e privati sono ancora privi della formazione adeguata per ciò che riguarda la formazione ed abilitazione alle manovre di disostruzione pediatriche.
Inserendo questo modulo all’interno del corso per operatori all’infanzia, novità rispetto alla prima edizione, lo staff di Psyche at Work ha mostrato ancora una volta la sua totale dedizione alla cura dei bambini. Ha mostrato come essere un operatore all’infanzia sia una presa in carico a tutto tondo, come ogni altro impiego. Ci si assume non solo la responsabilità educativa, ma la salvaguardia del benessere generale dell’infante.

Il corso verrà replicato in sede con il raggiungimento di un numero minimo di 10 iscritti. Ribadiamo la nostra possibilità a fornirvi informazioni e delucidazioni sui costi, sulle modalità di svolgimento e sulla spendibilità di questa certificazione.

31 Ott 2016

Tra tecnologia e lavoretti: tu quale metodo educativo scegli [18]

Ogni occasione è buona per mettersi alla prova.

Da quanto tempo non vi cimentate con colla, nastrini e cartoncini? Durante il modulo dedicato alle attività montessoriale grazie alle mani magiche della Dott.ssa Rita Laneve, abbiamo imparato a creare dal nulla simpatici mostriciattoli per la notte di Halloween, per dimostrare che ogni giorno, ogni momento, ogni ricorrenza può essere quella giusta per giocare imparando!

Lavoretti di Halloween

Il proliferare di asili così detti montessoriani in tutta Europa, restituisce forza ad un pensiero pedagogico che per anni è stato appannaggio di classi di genitori esperti nel settore, genitori che ne hanno capito fin da subito le reali possibilità di un metodo educativo differente e che con ritardo è arrivato alla massa.

Oggi, se da un  lato le tecnologie hanno di sicuro agevolato molti processi della nostra vita, dall’altro hanno creato dei gap educativi non indifferenti.  Ci viene da sorridere quando un bambino ci dice che la gallina si trova al supermercato,  ma tra qualche anno quello stesso bambino, divenuto adulto, non sarà in grado di risolvere piccoli problemi di vita quotidiana come sostituire una lampadina, e se avremo la sfortuna di condividere con lui la quotidianità non susciterà in noi gli stessi sorrisi. Questo perche nessuno gli avrà mai dato la possibilità di cimentarsi nella soluzione di piccoli problemi, di sperimentare giocando, di apprendere  sbagliando, di affrontare la vita con creatività.

E allora vi chiediamo: Perché non offrire ai bambini una possibilità in più? Ad esempio basta un orto, un orto in un asilo! Con un semplice orto potrai  avvicinare il bambino all’ambiente ed educarlo alla cura.

Inoltre, coltivando l’orto il bambino potrà:

– acquisire autostima e fiducia nelle proprie capacità, perché proverà il piacere di far crescere fiori e piante, sentendosi utile e in grado di prendersi cura di una nuova vita;

– imparare il ciclo delle stagioni, osservando le trasformazioni della natura e delle piante;

– prendere confidenza con i prodotti dell’orto e provare soddisfazione nel vedere il frutto del suo lavoro diventare alimento indispensabile in cucina;

– apprezzare di più le verdure, provando ad assaggiarle.

In Italia, gli asili forniti di orto sono pochissimi e molto spesso sono localizzati nelle regioni del centro nord. Eppure gli effetti positivi dell’orto sull’educazione del bambino sono molteplici.

Psyche at Work ti aiuta ad avviare una struttura socio educativa per l'infanzia
Psyche at Work ti aiuta ad avviare una struttura socio educativa per l’infanzia

Se credi che l’educazione e la scolarizzazione non debbano passare solo sui  banchi e sulle lavagne mettiti in gioco, esci dagli schemi e realizza qualcosa di innovativo per i bambini e per il territorio.

La Regione Puglia offre finanziamenti per avviare strutture innovative. L’orto all’asilo è molto innovativo per il contesto pugliese.

Raggiungi due obiettivi: crei lavoro e offri una possibilità di crescita differente ai bambini.

L’orto nell’asilo è solo una delle idee educative innovative per la regione Puglia. Se la pensi come noi, contattaci! Aprire una struttura innovativa sarà più facile di quello che pensi.

12 Set 2016

Un autunno ricco di eventi [11]

Ben trovati cari lettori.

L’aria settembrina ci riporta in ufficio cariche di idee e di iniziative. Abbiamo lavorato per voi progettando nuovi corsi di formazione destinati a privati ed aziende e, tante nuove iniziative che vi vedranno protagonisti e partecipi.

ii-edizione-post-facebook-operatore-allinfanziaCome anticipato, torna a grande richiesta la nuova edizione del corso di operatori all’infanziahttp://goo.gl/SLBEBD

La seconda edizione in calendario da ottobre, nasce dalle richieste giunte direttamente in segreteria, grazie anche al passaparola delle corsiste della prima edizione. Come sappiamo la prima forma di pubblicità efficace è il passaparola. Questo è per noi motivo di orgoglio e un punto di partenza per offrirvi sempre il meglio. Il corso ha funzionato, ha raggiunto i suoi obiettivi, due corsiste stanno proseguendo con noi l’iter per avviare attività imprenditoriali grazie alle iniziative promosse dalla Regione Puglia in materia di auto imprenditorialità (bando NIDI e bando PIN); le altre ragazze sono impegnate con le attività di stage in strutture accreditate. A breve saranno ospiti del nostro blog e saranno felici di raccontarvi la loro esperienza, potranno rispondere a domande, dubbi e fornirvi informazioni sull’esperienza vissuta. Chi meglio di loro può aiutarvi nella scelta del corso?
Visto il successo della prima edizione, abbiamo deciso di mantenere intatta la formula organizzativa del corso: ci incontreremo tutti i weekend a partire dal 21 ottobre al 17 dicembre, dalle 14 alle 19 il venerdì e dalle 9 alle 14 il sabato.
Come per la prima edizione, il corso è stato strutturato in modo tale da fornire delle competenze tecniche destinate all’avvio e alla gestione di una struttura per l’infanzia come il certificato di HACCP per l’erogazione di alimenti in mensa. Raccogliendo i suggerimenti delle nostre corsiste, abbiamo implementato la seconda edizione con il corso di primo intervento pediatrico con relativo rilascio dell’attestato a cura di esperti dell’AIRC.
Psyche at work non è solo formazione per l’infanzia. E’ una società specializzata in servizi di consulenza e formazione per le piccole e medie imprese e per i professionisti, e i prossimi mesi ci vedranno impegnate anche nell’erogazione della formazione per queste tipologie di utenti.
Abbiamo tre eventi formativi in partenza. Ciascun evento avrà sede a Bari, presso la nostra sede in via Calefati 177 ed avrà un numero limitato di partecipanti, 10 per ciascuna aula, per garantirne la massima efficienza.
I corsi in partenza sono:
sposnsorizzazione-facebook1- Gestione Risorse Umane Per Pmi E Studi Professionali

Il corso ci vedrà impegnate in aula l’8 e il 15 ottobre 2016.
E’ un corso destinato a datori di Lavoro, manager e dirigenti di piccole imprese; persone in possesso di Laurea (triennale e/o specialistica) motivate ad intraprendere un percorso professionale nell’ambito della gestione delle risorse umane; diplomati con profili formativi o professionali riconducibili nell’ambito della gestione delle risorse umane.

Questo è il link diretto al corso http://goo.gl/VXzkBW
Qui potete ritrovare gli obiettivi formativi, il programma e tutte le informazioni relative alla durata, all’attestato rilasciato e al materiale didattico e alla modalità di partecipazione ed iscrizione.

selezione-personale2- Selezione Del Personale: processo di selezione breve, come selezionare un candidato in 10 ore.
Il corso prevede un’unica giornata di formazione sabato 12 novembre 2016 ed è rivolto a: persone in possesso di Laurea (triennale e/o specialistica) motivate ad intraprendere un percorso professionale nell’ambito della gestione delle risorse umane; diplomati con profili formativi o professionali riconducibili nell’ambito della gestione delle risorse umane; studenti che vogliano intraprendere un percorso professionale di assoluto valore sul mercato del lavoro

Questo è il link diretto al corso: http://goo.gl/sgtuA6
Qui potete ritrovare gli obiettivi formativi, il programma e tutte le informazioni relative alla durata, all’attestato rilasciato e al materiale didattico e le modalità di iscrizione al corso.

stress23- Stress lavoro correlato dalla valutazione alla redazione del DVR.
Anche questo corso prevede un’unica giornata di formazione
Il corso è destinato a psicologi, psicoterapeuti, studenti di Psicologia (Laurea Triennale e Specialistica) interessati a formarsi in materia di SLC.
Perché uno psicologo può occuparsi di valutazione e sicurezza? Scopritelo al link qui sotto.
http://goo.gl/m2l2hR

Una volta nella pagina potrete, anche in questo caso, reperire informazioni circa il programma, i docenti , il materiale didattico e le modalità di iscrizione al corso.

Tutte le informazioni relative ai corsi, alle offerte formative e ai servizi professionali offerti da psiche at work potete trovarle sul nostro sito www.psycheatwork.com, seguendo il nostro blog http://goo.gl/IWa3qh, guardando la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/psycheatwork/?fref=ts , richiedendo informazioni all’indirizzo info@psycheatwork.com o chiamando i numeri 800.301657 – 3288050058.
Siamo a vostra completa disposizione per darvi informazioni circa i corsi, raccogliere suggerimenti e offrirvi consulenza e orientamento per l’avvio di attività imprenditoriali.

15 Lug 2016

Tiriamo le somme [09]

Le partecipanti al corso per operatori all'infanzia
Le partecipanti al corso per operatori all’infanzia

L’arrivederci alla prossima edizione vogliamo darvelo così, lasciando alla voce delle corsiste i commenti e i pareri sul corso di operatore all’infanzia appena concluso.
Ciascuna delle nove donne ci ha portato esperienza, competenza, interesse e sogni da realizzare.
Grazie al corso oggi si trovano più ricche come donne, mamme, zie e operatrici all’infanzia e hanno deciso di regalare a noi preziosi pareri ed opinioni che ci permetteranno di confezionare una seconda edizione migliore della prima, più cospicua di contenuti pratici, più snella di teorie e più spendibile nel mercato del lavoro.


Corso per operatore all'infanziaEcco alcune testimonianze:

Annarita è arrivata da noi perché cercava un corso per approfondire le tematiche dell’infanzia. Durante il corso ha capito di poter essere in grado di avviare una struttura, idea che prima del corso l’aveva solo parzialmente sfiorata. Oggi dice che il corso l’ha spronata, l’ha motivata. Ha apprezzato molto il modulo sulla sicurezza alimentare; grazie al corso ha imparato a leggere le etichette e a selezionare i cibi a seconda degli ingredienti presenti.

Al contrario Giusy, studentessa, ha trovato lo stesso modulo relativo all’alimentazione pediatrica troppo tecnico. Pensa che per i non addetti ai lavori sia difficoltoso avere delle routine alimentari in linea con le norme HACCP. Pensa che affidarsi ad un esperto sia la soluzione più pratica, anche se questo non le permetterebbe di abbattere i costi. In generale del corso dice “consiglierei a tutti i genitori di seguire un corso come questo, servirebbe loro a capire meglio come rapportarsi ai figli e a capire gli stili di attaccamento e le evoluzioni positive e negative che possono avere nelle relazioni”.

Corso per operatore all'infanzia - MODULO VIISerena, ha scelto il corso di Psyche At Work tra i tanti perché dice che lo ha trovato più ricco di contenuti e più spendibile nel mondo del lavoro. Lei è già impiegata in un asilo e cercava solo un corso che potesse rilasciare un attestato per renderla competente sul lavoro. Oggi dice di sentirsi pronta all’azione, immagina di poter avviare una struttura propria, di essere in grado di scegliere nuovi collaboratori e di offrire servizi qualitativamente adeguati a bambini e ai genitori.
Anche Annamaria lavora già in un asilo, anche lei grazie a questo corso si è scoperta potenziale imprenditrice, ha ritrovato in sé tanta voglia di fare, ha capito di essere capace di agire, ha aumentato la sua autostima e la consapevolezza nelle sue capacità.

Giovanna, operatrice all’infanzia e baby sitter da lunga data, ha trovato il corso completo, utile soprattutto per i moduli di psicologia, perche dice che nel suo lavoro spesso si trova a dover fronteggiare delle situazioni stressanti ma non riesce a capire cosa possano averle generate. Le lezioni di psicologia dello sviluppo della dott.ssa Clemente e della dott.ssa Gervasi renderanno possibili la comprensione e l’adattamento.

Dea, anche lei operatrice all’infanzia e titolare di una attività per bambini, suggerisce di implementare il corso con il modulo di primo soccorso per bambini che, accanto all’attestato di HACCP, lo renderebbe ulteriormente completo e garantirebbe ai genitori maggiore sicurezza e affidabilità.

Corso per operatore all'infanzia - MODULO VIIPer quanto concerne i moduli di autoimprenditorialità, sia Dea che Beatrice ci evidenziano difficoltà circa la comprensione degli stessi. Li giudicano molto tecnici e concettuali. Ci suggeriscono di accorparli e di renderli meno tecnici. Compresa la difficoltà, abbiamo spiegato loro che i moduli sono solo una prima infarinatura della materia e che per qualsiasi necessità sono sempre a disposizione consulenti ed esperti in materia pronti a suggerire soluzioni.
La fase d’aula si conclude così con tanti spunti di riflessione e con immensa soddisfazione per il lavoro svolto e l’impegno profuso. Ringraziamo tutti per la collaborazione e per il prezioso contributo offerto.

Lasciamo le ragazze al caldo sole estivo. Le ritroveremo a settembre riposate e ricche di energie, pronte ad affrontare la fase conclusiva del corso: lo stage in strutture convenzionate.

07 Giu 2016

Alimentazione e cure per l’infanzia [04]

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Come da programma sabato scorso si è concluso anche il modulo sulla sicurezza alimentare per bambini e sulle malattie pediatriche. In aula due autorevoli docenti, la Dott.ssa Marika de Tullio che ha parlato di alimenti per l’infanzia, igiene e sicurezza alimentare e il Dott. Saverio Cramarossa che ha illustrato le principali patologie dell’infanzia, la prevenzione dei rischi e i cenni di primo soccorso.

Due argomenti molto interessanti, che abbracciano in maniera trasversale due mondi affini tra loro: quello dell’assistenza all’infanzia e quello delle mamme.

Introduciamo gli argomenti partendo da una domanda generale: cosa sono gli alimenti per l’infanzia?

E ancora: quali sono gli alimenti per la prima infanzia e quali quelli per l’infanzia?

 

Distinguiamo le due categorie: la prima infanzia va da 0 a 12 mesi di vita del bambino.

Gli alimenti per l’infanzia, invece, si riferiscono ai bambini di età compresa tra il primo anno di vita fino ai tre anni compiuti. Scendendo nel dettaglio, vengono conosciuti come alimenti per la prima infanzia (da zero a sei mesi) e alimenti di proseguimento (da sei mesi a tre anni).

La distinzione è necessaria proprio per la particolarità degli elementi riscontrati in queste differenti classi di alimenti. L’Italia  presta molta attenzione alla certificazione degli alimenti e dei contenuti degli stessi, sia in termini di agenti allergici sia come elementi contaminanti. Durante il corso è stato insegnato alle corsiste a leggere bene l’etichetta in modo tale da riconoscere la vera natura dell’alimento che si intende somministrare, andando oltre il messaggio pubblicitario che spesso presenta lo stesso alimento come altamente funzionale e ricco di elementi naturali e salutari.13329428_593988494092359_7448507769906506230_o

Si pensi al comune formaggino.  Spesso i bambini ne sono attratti, complici anche i jingle delle pubblicità che li incuriosiscono. Si pensi però alla presenza dei sali di fusione  che hanno appunto lo scopo di rendere la massa casearia in alimento solido. La sola presenza di questi agenti rende l’alimento non propriamente adatto ai bambini di età compresa tra i sei e i dodici mesi.

E di esempi del genere ce ne sono parecchi, in qualsiasi categoria alimentare: dalla pasta ai biscotti, dallo yogurt alla frutta in vasetto. Per questo è opportuno saper leggere l’etichetta, conoscere le sigle con cui vengono citati determinati componenti aggiuntivi, si tratti  solo conservanti e coloranti.

Ulteriore approfondimento è stato dedicato al latte e alle tecniche di svezzamento. Partendo dalle indicazioni sulla somministrazione delle poppate e sui metodi di svezzamento forniti dall’OMS, si sono analizzati due differenti approcci: lo svezzamento classico e l’auto svezzamento.

Ad esempio, voi mamme, che tipologia di svezzamento avere preferito per il vostro bambino?

Quella classica dal quarto- sesto mese in poi con classiche pappe proposte ad orari prestabiliti, o avete preferito l’auto svezzamento aspettando che fosse il bambino a chiedere di poter assaggiare un determinato alimento una volta seduto a tavola con voi?

13392298_594249107399631_5972279201749362322_oIl dottor Cramarossa, ha illustrato i  vari approcci definendo comunque quali sono le regole generali per lo svezzamento. Ha sottolineato come “in ogni caso è il  periodo che intercorre tra il 4° e il 6° mese il  periodo in cui il sistema immunitario intestinale tende a riconoscere come “amici” gli alimenti riducendo (ma non azzerando!) il rischio di sviluppare intolleranze alimentari.”

Alle corsiste sono state fornite anche indicazioni sulla frequenza settimanale con cui proporre degli alimenti sia in fase di svezzamento che in fase di mantenimento e su come cucinare gli stessi a seconda dell’età dei bambini.

Ad esempio, durante il primo anno di vita per i bambini è consigliata una alimentazione iposodica. Molte mamme continuano ad evitare l’aggiunta del sale nella cottura della pasta fino al secondo anno di vita.

Voi mamme e operatrici ritenette corretta questa scelta?

Il modulo si è concluso con un approfondimento sulle malattie esantematiche e sulle principali patologie pediatriche. È opinione comune che durante il primo anno d’asilo i bambini, venendo a contatto tra loro, siano più esposti al contagio facendo spesso verificare delle vere e proprie epidemie scolastiche.

Il dottor Cramarossa ha edotto le coriste sulla sintomatologia di ciascuna patologia, sulla specificità di ognuna, sulle terapie e sugli eventuali farmaci da somministrare, sempre previo consulto pediatrico.

Salvaguardare la salute dei bambini è il nostro principale obiettivo. Durante questo corso abbiamo coinvolto esperti che hanno messo a disposizione le loro competenze per formare personale qualificato e competente in materia.13350495_594247467399795_734334650233913328_o

Le vostre opinioni e le storie di vita ci aiutano a completare il lavoro intrapreso fin qui e ci offrono spunti per ulteriori approfondimenti.

Per questo l’opinione di ciascun lettore diventa essenziale in questa fase del percorso.

Anche le stesse corsiste e i docenti avranno modo di interagire e di approfondire specifiche tematiche affrontate in aula.

 

Miriamo ad essere migliori e i vostri contributi, dubbi, domande e storie di vita, di fatto, ci aiuteranno ad esserlo.

Staff@Psyche at Work

31 Mag 2016

Dove mangia mio figlio [03]

Corso per operatore all'infanzia - Il sistema HACCP, MANIPOLAZIONE DI CIBI E BEVANDE
III MODULO: Il sistema Haccp, manipolazione di cibi e bevande

Si sa, il tema della sicurezza alimentare è sempre molto caldo, diventa incandescente quando i protagonisti del dibattito diventano le mense e in particolar modo le mense per bambini.

Ogni mamma si interroga in maniera costante su come e cosa il suo figlio ingerisce durante l’orario scolastico, sulla pulizia degli ambienti, sulla qualità degli alimenti e sulle reali condizioni di igiene dei luoghi e delle persone che prestano servizio nelle mense.
Per offrire delle garanzie reali a ciascuna mamma e a tutti gli utenti delle strutture socio educative, il corso di operatore all’infanzia giunto al terzo modulo, ha dedicato due giornate alle norme che garantiscono la sicurezza alimentare e l’igiene nei luoghi di lavorazione e somministrazione degli alimenti. Il tutto finalizzato al conseguimento dell’attestato di Haccp che di fatto rende responsabili, ma anche operatori certificati, le corsiste che si apprestano ad avviare strutture per l’infanzia o che intendono ampliarne le attività ed i servizi offerti in realtà già esistenti.

Corso per operatore all'infanzia
Corso per operatore all’infanzia – Il sistema HACCP, MANIPOLAZIONE DI CIBI E BEVANDE

Diventare operatori certificati rende ciascun corsista responsabile del cibo sia dal momento della consegna fino alla somministrazione.

Una presa di responsabilità che impone all’operatore di lavorare secondo le procedure stabilite dalla norma, che lo vede responsabile della  propria persona e di tutto lo staff che sarà chiamato ad affiancarlo dalla preparazione alla somministrazione degli alimenti.

Riprendendo i principi sui quali si basa l’elaborazione del piano Haccp, riusciamo a capirne la particolare importanza e la necessità che, un corso qualificante come quello in corso, abbia un modulo così importante al suo interno anche questo finalizzato a rendere servizi qualitativamente adeguati alle esigenze dell’utenza.

Conoscere i rischi dei potenziali alimenti, individuare i punti in cui possano verificarsi dei rischi per gli alimenti, mettere in campo procedure di controllo e sorveglianza dei punti critici e dell’igiene, evitare contaminazioni crociate, eliminare o ridurre al minimo i rischi da contaminazione batterica sono solo alcuni dei principi sopra citati. Considerato poi il numero crescente di intolleranze e allergie alimentari, tener fede alle procedure per evitare la contaminazione è opportuno ed estremamente necessario.

Anche in questo caso, quello che viene richiesto è un approccio altamente professionale. Saper leggere una bolla di consegna, utilizzare solo prodotti tracciati e di cui è possibile rintracciare la provenienza, controllare la filiera sono i passaggi di base che garantiscono la qualità degli alimenti lavorati e riducono il rischio di lavorare e somministrare alimenti con alti indici di rischio di tossinfezioni.

Questo è quello che noi riteniamo essenziale per la salute dei bambini.

Ci piacerebbe capire, voi mamme, con quali criteri scegliete le strutture a cui affidare i vostri figli?

Quali sono le garanzie che ricercate in una struttura per l’infanzia?

Che tipo di struttura preferite per i vostri bambini? Strutture con mense interne o strutture che offrono il servizio mensa convenzionato con centri cottura?

Cosa potrebbe rendervi più tranquille in tema di sicurezza alimentare e di igiene?

All’interno del corso è stato programmato anche un modulo destinato all’alimentazione nell’infanzia, vi invitiamo a seguirci per capire cosa gli esperti consigliano per l’alimentazione dei bambini nei primi anni di vita.

24 Mag 2016

Te lo leggo negli occhi [02]

Anche il secondo modulo del corso operatore all’infanzia si è concluso.

Corso Operatore all'Infanzia Psyche at Work
Corso Operatore all’Infanzia Psyche at Work Modulo II Le dinamiche familiari

La dott.ssa Ida Gervasi, questi giorni ha spostato il focus dallo sviluppo del bambino al sistema nel quale il bambino viene inserito sin dalla sua nascita : la famiglia e le sue dinamiche.

Ha parlato di legami di attaccamento, della relazione di coppia, degli stili comunicativi e di quanto queste variabili possano incidere in maniera significativa sullo sviluppo del bambino, partendo sempre dalla domanda: cosa posso fare io, futuro operatore all’infanzia, per comprendere e gestire al meglio le dinamiche del sistema famiglia che si ripercuotono sul bambino?

 

Corso Operatore all'Infanzia Psyche at Work
Corso Operatore all’Infanzia Psyche at Work Modulo II Le dinamiche familiari

Anche in questa circostanza è l’interazione a caratterizzare tutto il modulo. Si parte dalla disposizione a cerchio, che restituisce alle corsiste la possibilità di guardasi negli occhi e di comprendere e decifrare tratti della comunicazione non verbale. Si ascoltano canzoni, vengono visionati filmati; tutto diventa un mezzo per apprendere come noi stessi siamo stati socializzati al mondo.

Ad esempio Annarita, al temine della lezione di sabato, confessa che grazie alle conoscenze apprese durante il modulo, riesce a comprendere determinati episodi della sua vita, lo sviluppo di alcune dinamiche relazionali e l’importanza che assume la sua mamma vista come base solida e come unico punto di riferimento.

È il modulo delle emozioni, capirle, riconoscerle, imparare a gestirle porta una maggiore consapevolezza di sé, ci traghetta nell’ affascinante mondo delle relazioni dove è la comunicazione verbale e non verbale l’unica assoluta protagonista.

Se il film Disney “Inside out” offre spunti di riflessione per capire il sistema complesso delle emozioni, è la canzone “ Te lo leggo negli Occhi”, nella versione di Franco Battiato,   che ci fa capire come la classica metafora dell’iceberg comunicativo assume significato nelle relazioni.

Corso Operatore all'Infanzia Psyche at Work
Corso Operatore all’Infanzia Psyche at Work Modulo II Le dinamiche familiari

L’importanza della comunicazione non verbale e nel dettaglio, l’interazione visiva tra madre- bambino, viene sottolineata già da Stern che ci offre valide parole per spiegare come “lo sguardo reciproco tra madre e bambino è considerato come l’elemento chiave nello sviluppo di un mondo interno nel quale l’attaccamento può essere descritto e regolato”.

Se quindi, il non verbale assume una tale importanza già nei primi giorni di vita del bambino in che percentuale, secondo la vostra opinione, in una diade comunicativa, il linguaggio non verbale diventa un mezzo per decodificare le intenzioni comunicative dei protagonisti?

Volgiamo a voi questo quesito, aspettiamo risposte e siamo pronte ad approfondire ciascuna tematica.
La partecipazione on line delle corsiste, quali protagoniste dei moduli, permetterà di condividere l’esperienza dell’aula con voi lettori e creare aree di apprendimento condiviso.

Psyche at Work_Staff

18 Mag 2016

Corso per operatore all’infanzia: il racconto della prima giornata! [01]

Corso operatore all'infanzia
Modulo I°: lo sviluppo del bambino

Venerdì 13 al via il corso per Operatore all’Infanzia
nelle strutture socio educative e domiciliare organizzato da Psyche at Work!

In via Calefati 177 a Bari l’atmosfera è differente, tra aspettative, interrogativi e curiosità  delle partecipanti al corso.

In aula donne, mamme, giovani donne, impiegate nel settore infanzia e appassionate,  motivate dalla volontà di apprendere nuove competenze per migliorare la loro professionalità o per intraprendere nuovi percorsi lavorativi.
Le dott.sse Nunzia Santacroce e  Roberta Clemente, sono pronte ad accogliere ciascuna corsista, ciascuna donna con il suo bagaglio culturale ed esperienziale, ciascuna donna  che per motivi assai differenti oggi ha varcato la porta della loro sede per intraprendere un percorso formativo e imprenditoriale. Un percorso che al termine la renderà più consapevole del suo essere donna oggi e imprenditrice più competente domani.

Le corsiste lo sanno bene, l’obiettivo del corso non è quello di assistere in plenaria a sedute teoriche ricche di contenuti facilmente rintracciabili in diffusi manuali di psicologia. Frequentare questo corso serve a mettersi in gioco, apre a nuove possibilità di sviluppo personale e lavorativo. È stato pensato sia per formare coloro che operano già in contesti legati al mondo dell’infanzia senza titoli specifici, ma  soprattutto per offrire strumenti pratici per chi desidera avviare nuove strutture e necessita di titoli, competenze specifiche e competenze trasversali. Il corso accompagnerà  ciascuna corsista ad essere imprenditrice di se stessa, partendo dalla teorie di base dello sviluppo del bambino fino ad affrontare temi estremamente pratici quali la gestione economica di una struttura, il laboratorio creativo, le patologie dei bambini, fino al giusto mix di marketing e comunicazione da attuare affinché si possa raggiungere il maggior numero di fruitori.

Come da programma, è la dott.ssa Clemente psicologa psicoterapeuta che apre il corso con dedicato allo sviluppo del bambino.

L’eterogeneità  della classe permette di partire da esperienze vissute in ‘prima persona dalle partecipanti sia in qualità di mamme che in qualità di lavoratrici.

Interessanti sono i dibattiti che nascono da banali domande e che vedono risposte discordanti tra loro, ricche però si esperienza appresa sul campo e che spesso portano alle stesse conclusioni riscontrabili in manuali di letteratura psicologica.

La dott.ssa Clemente affronta ciascun argomento del suo modulo, dalle teorie dell’attaccamento, alle zone di sviluppo prossimale, dallo sviluppo motorio a quello verbale, mettendo in luce come un operatore all’infanzia dovrebbe fronteggiare ogni fase dello sviluppo del bambino rispettando quanto più possibile l’ecologicità del sistema famiglia, l’equilibrio della relazione madre bambino e il benessere del bambino stesso.

Aneddoto simpatico è sicuramente la discussione nata dalla domanda: c’è un’età giusta per inserire il bambino all’asilo?

Ciascuna delle partecipanti ha espresso la propria idea. La presenza in classe di corsiste che senza qualifica professionale operano già di fatto nel settore, restituisce alle future operatrici episodi reali che fungono da spunti di riflessione per fornire risposte ad una domanda apparentemente banale ma, allo stesso tempo ricca di molteplici sfumature da tenere in considerazione.

E allora al temine del dibattito la domanda iniziale si trasforma e diventa: come può una operatrice per l’infanzia rendere piacevole per il bambino e per la sua mamma l’inserimento in strutture per l’infanzia?

C’è realmente una età favorevole per inserire il bambino in strutture per l’infanzia?

Ci piacerebbe ascoltare le vostre opinioni, lasciando a voi , cari lettori, la possibilità di rispondere e di continuare il dibattito in questa aula virtuale.

Noi saremo a vostra disposizione per chiarimenti e scambi di idee.

Vi aspettiamo numerosi!

Psyche at Work_Staff